Tutto questo materiale è stato utilizzato da Brigitte Jaques per Elvira, la piéce che, dopo il debutto al Théâtre National de Strasbourg nel 1986, è ora diretta e presentata da Toni Servillo come rappresentazione dei sette diversi momenti formativi tra docente ed allieva: ``Elvira - scrive Toni Servillo - porta il pubblico all’interno di un teatro chiuso, quasi a spiare tra platea e proscenio, con un maestro e un’allieva impegnati in un particolare momento di una vera e propria fenomenologia della creazione del personaggio”. Nell’ininterrotto scambio dialettico tra i diversi personaggi prende forma un vero e proprio manifesto del mestiere dell’attore, ricco patrimonio di consigli e indicazioni che ancor oggi possono rappresentare la preziosa guida per meglio illustrare ai giovani la nobiltà del mestiere: celebrazione a tutto tondo del teatro nell’incontro–confronto tra diverse generazioni, l’una a disposizione dell’altra nel processo di trasmissione del sapere. Su tutte non potrà passare inosservata la celebre distinzione, operata da Jouvet, tra comédien ed acteur, con il primo per così dire mandatario del personaggio, mentre l’acteur delega se stesso personalmente: ``il comédien - conclude Servillo - esiste grazie allo sforzo, alla disciplina interiore, a una regola di vita dei suoi pensieri, del suo corpo. Il suo lavoro si basa su una modestia particolare, un annullarsi di cui l’acteur non ha bisogno”.
Coproduzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa e Teatri Uniti, Elvira di Brigitte Jaques sarà diretta da Toni Servillo, anche in scena con Petra Valentini, Francesco Marino, Davide Cirri: per il cartellone dello Stabile torinese due settimane di repliche al Teatro Carignano il martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30. Biglietti ad Euro 37 ed Euro 31 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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