Una famiglia in carriera, lui politico sotto elezioni, lei chef in grande spolvero, si trova a dover fare i conti con l’inaspettata maternità della figlia Camilla, incinta di un giovane albanese conosciuto durante i lavori di ristrutturazione della casa: tra mille dubbi e paure per un futuro che non appare così roseo, urge il matrimonio riparatore ed ecco l’intera famiglia, amici compresi, far ritorno dall’Albania con un carico di inevitabili preoccupazioni. ``L’arrivo improvviso e anticipato dal viaggio di nozze - è scritto nella presentazione - di una Camilla disperata e sola, non fa che rafforzare i dubbi sulla fragilità della figliola e soprattutto di quell’unione. Anche per gli amici di famiglia Corrado e Benedetta le novità non mancano…”: la situazione sembra precipitare tanto più che il padre, uscito sconfitto alle elezioni, scopre per la prima volta in vita sua di non saper fare niente, trascinando la moglie in un pericoloso vortice depressivo. Costretta all’improvviso a mettersi in gioco, sarà con la nascita del piccolo Bukurosh che l’intera famiglia si specchierà nelle proprie insicurezze ed incertezze, azzerando fragili equilibri e riscoprendo le gioie di una vita in società di cui l’intera commedia mette in luce pregiudizi e timori, contraddizioni, debolezze e piccolezze.
Al Teatro Gioiello (da giovedì a sabato alle 21, domenica alle 15.30, con biglietti ad Euro 28 ed Euro 20), ritorna Veronica Pivetti, beniamina del pubblico torinese, in Viktor und Viktoria diretto da Emanuele Gamba ed interpretato insieme a Giorgio Lupano, Yari Gigliucci, Pia Engleberth, Roberta Cartocci e Nicola Sorrenti: ``il mondo dello spettacolo non è sempre scintillante - scrive la Compagnia - e quando la crisi colpisce anche gli artisti devono aguzzare l’ingegno. Ecco allora che Viktoria, talentuosa cantante disoccupata, si finge Viktor e conquista le platee, ma il suo fascino androgino scatenerà presto curiosità e sospetti”.
Nella Berlino degli anni Trenta prende vita una vicenda che con toni leggeri e disincantati arriva in profondità: alla camaleontica Veronica Pivetti il compito di far vivere per la prima volta sulle scene italiane le atmosfere di un racconto attraversato prima dai fasti e poi dalla miseria della repubblica di Weimar dove un’attrice di provincia, Susanne Weber, approda in città spinta dalla fame e in cerca di scrittura. L’incontro con un collega italiano, Vito Esposito, sembra poter rappresentare l’attesa svolta, a tal punto da spingere i due a sposare gli eccessi della vita notturna weimeriana per poi trovarsi di fronte ad urgenti esigenze di sopravvivenza: la decisone di diventare un acclamato ed affascinante en travesti, Viktor und Viktoria, spalanca le porte del successo in quell’Europa percorsa in lungo e in largo insieme ad una stravagante compagnia. ``Ma tornati a casa per l’ultima recita, un incontro fatale con il fascinoso conte Frederich Von Stein sfiorerà il cuore gelato di Susanne. Purtroppo, anche il conte ha un segreto e la liaison si complica...”.
Per Bukurosh, mio nipote e Viktor und Viktoria info allo 011.56.23.800, allo 011.58.05.768 o su www.torinospettacoli.it.
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