In scena al Teatro Carignano per la stagione dello Stabile torinese, Mein kampf è spettacolo tanto duro quanto oggi più che mai necessario, monologo in cui lo scritto originario emerge in tutta la sua incomprensibile incoerenza interrogando il pubblico su tematiche di spiazzante attualità: perché queste parole hanno ipnotizzato le masse? Perché la Storia ha mutato direzione su queste pagine? E noi, spettatori di oggi, saremmo davvero impermeabili all'ascesa dal basso di questo profeta della rabbia? "Questo spettacolo - spiega Massini - nasce dalle parole di un giovane che racconta di sé, della propria nascita a Braunau sull'Inn: è un discorso che potrebbe benissimo riecheggiare nei pensieri di un ragazzo di provincia che, magari, prova le stesse sensazioni. Tuttavia, oggi siamo abituati, soprattutto i giovani, a virtualizzare: la rabbia si sfoga sotto forma di insulto online".
Anni e tempi diversi, quelli vissuti dal giovane Adolf, e così i capisaldi del suo pensiero, il primato della razza coma l'apoteosi del condottiero, la smania per il riscatto o la febbre per la propaganda, riecheggiano in scena In un percorso teatrale alimentato da ritmi, toni e continui affondi verbali, passaggi necessari perché solo con una piena comprensione del meccanismo si può individuare l'antidoto al suo replicarsi. E se il protagonista si esprime con un tono enfatico, strabordante e logorroico, sull'ideale pagina bianca scena iniziano a precipitare oggetti concreti, una valigia e un cappotto, un paio di scarpe e libri: "il nostro materiale - conclude Stefano Massini - ci racconta insomma due cose: intanto che le parole hanno conseguenze concrete di cui è fondamentale tenere conto e che quella democrazia, che è stata conquistata con tanta fatica e oggi potrebbe apparire logora, è un privilegio, un bene di cui prima di tutto va compresa l'importanza e che va difeso con vigore".
Competizione ed antagonismo, bullismo attuato sotto forma di hate speech e body shaming, questi oggi i concreti pericoli digitati e lanciati nella rete, in una piazza virtuale dove il corpo non esiste, è tutto immaginato ed a parole: con questo progetto si intende lanciare un monito per il pubblico più giovane, riflettere su concetti e parole che al tempo indirizzarono il mondo, e che oggi fanno capolino in una modalità certo diversa, ma non per questo meno inquietante.
Produzione Teatro Stabile di Bolzano, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana, Mein kampf è spettacolo di e con Stefano Massini: al Teatro Carignano lunedì 24, martedì 25, giovedì 27 e sabato 29 marzo alle 19.30, mercoledì 26 e venerdì 28 marzo alle 20.45, domenica 29 marzo alle 16, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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