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Con DOV'E' LA VITTORIA e 88 FREQUENZE si parla di politica e tecnologia
a cura di Roberto Canavesi
I due titoli settimanali del cartellone Almeno noi nell'universo
Torino, a San Pietro in Vincoli ed a Tedacà, da giovedì 27 a domenica 30 marzo 2025
La programmazione di Fertili Terreni Teatro scocca dal suo arco due frecce negli ultimi giorni di marzo, una doppia proposta diversa per generi e contenuti: si parte giovedì 27 e venerdì 28 marzo alle 21 a San Pietro in Vincoli con Dov'è la vittoria, produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale | Casa del Contemporaneo con regia di Giuseppe Maria Martino, anche in scena con Agnese Ferro e Dario Postiglione, in un progetto del collettivo BEstand.

Scritto nel 2018, spettacolo adatto a un pubblico maggiore di 14 anni, il nucleo del testo rivela avere qualcosa di profetico se è vero che l'intera narrazione ruota intorno ad una leader di estrema destra, prima donna candidata alla Presidenza del Consiglio in Italia: in scena troviamo tre attori nel pieno del processo creativo teso alla definizione di un personaggio controverso, Vittoria Benincasa, carattere a tratti grottesco ed imprendibile, prima attivista e poi leader di un partito di estrema destra che ora vuole letteralmente far saltare il banco conquistando Palazzo Chigi.
"Vittoria - è scritto nella presentazione - ha un talento da trasformista e il carisma di una cattiva Marvel. Si muove con destrezza nel vuoto ideologico dell'Italia degli ultimi vent'anni, elude le contraddizioni della sua identità politica e di genere, mira al cuore del suo elettorato": assecondando un meccanismo di continue entrate ed uscite dai personaggi, i tre si impegnano nella ricerca del vero volto di Vittoria, impresa improba che dovrà fare i conti con un crescente disagio presto capace di inceppare il meccanismo della satira con la finzione, cominciando a fagocitare la realtà.

Spostandoci a Tedacà, domenica 30 marzo alle 19, Antonella Carone sarà la protagonista di 88 frequenze, produzione UNO&Trio e CORPORA su drammaturgia di Eliana Rotella e regia di Giulia Sangiorgio: terzo spettacolo selezionato dal progetto Visionari 23.24, il titolo richiama il numero dei tasti del pianoforte, criptico indizio dietro il quale si celano le basi del Secret Communication System, presentato all'ufficio brevetti americano nel giugno 1941 da Hedy Lamarr.

Indiscussa star di Hollywood, definita più volte come "la donna più bella del mondo", la Lamarr era impegnata nel tentativo di brevettare un complicato sistema anti-radar, progetto a dir poco inconcepibile per i membri dell'Inventor's Council per i quali l'attrice in topless del contestato film Estasi non poteva certo essere un genio dell'ingegneria bellica: sposatasi a 19 anni con il primo marito, facoltoso industriale nel campo delle armi, la geniale Hedy farà tesoro proprio delle conversazioni ascoltate in casa del "re delle munizioni" per progettare, ottenuto il divorzio ed emigrata in America, un sistema per evitare che i siluri delle forze americane fossero intercettati dai nazisti. "Soltanto negli anni ’90 - scrivono gli autori del progetto - quando decade il segreto militare sul suo brevetto, Lamarr inizia a ricevere dei riconoscimenti per la sua straordinaria scoperta, ma ormai è tardi. Ultraottantenne e quasi cieca, non riuscirà a ritirare i premi a lei dedicati".

Riletta con gli occhi del presente la storia di Hedy Lamarr diviene oggi interessante pretesto per parlare della dicotomia tra come ci percepiamo e come siamo visti dall'esterno: in scena Antonella Carone si servirà della videocamera di uno smartphone in presa diretta, strumento necessario per far sì che, con il passare dei minuti, venga meno la corrispondenza tra la realtà dal vivo e l’immagine videoproiettata.
Qual il reale rapporto tra immagine e identità? Come si fa a rendere conto delle molteplicità nascoste dietro un nome, dietro una definizione? Come riuscire ad accettare e riconoscere tutte le possibili declinazioni della stessa persona? Questi i principali interrogativi sottesi alla visione di uno spettacolo documento che da una parte farà conoscere una figura ai più forse sconosciuta, dall’altra non potrà non indurre a riflettere su come la manipolazione dell'immagine possa rispecchiare l'impossibilità della rappresentazione di restituire in maniera autentica il reale.

Per tutti gli spettacoli del cartellone Almeno noi nell'universo di FTT-Fertili Terreni Teatro biglietti ad Euro 11 ed Euro 9 acquistabili in modalità online sul sito www.ticket.it, o direttamente in cassa la sera dello spettacolo con una maggiorazione di Euro 3: prenotazioni scrivendo direttamente all'email biglietteria@fertiliterreniteatro.com con informazioni sul sito www.fertiliterreniteatro.com, o al numero 334.86.55.865.
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