Si parte mercoledì 2 aprile alle 19, in replica la sera dopo alle 21, con Il male dei ricci. Ragazzi di vita e altre visioni, progetto di nuova drammaturgia che segna il suo ritorno alla figura ed all'opera di Pier Paolo Pasolini dopo la lunga e fortunata esperienza legata a quel 'Na specie di cadavere lunghissimo andato in scena per dieci anni consecutivi con la regia di Giuseppe Bertolucci: nel suo nuovo incontro con lo scrittore friulano, Gifuni approccia ad una rilettura di Ragazzi di vita, il romanzo d'esordio di Pasolini, creando una narrazione interpolata e storicizzata con altri scritti per un racconto molto personale nell'inedita forma di dialogo con i cosiddetti "rappresentanti della città", leggasi gli spettatori, in un gioco di inedite prospettive e vertiginosi sdoppiamenti.
Se corpo e voce dell'interprete sono gli strumenti per costringere il pubblico di oggi a misurarsi e confrontarsi con il fantasma poetico di Pasolini, grido inquieto che continua a reclamare un ascolto, in scena risuoneranno le emozioni e l'umanità di un gruppo di giovani ragazzi di cui verrà restituita la generosità come gli egoismi, il comico, il tragico ed il grottesco, senza tacere di quella violenza che dai palazzoni delle periferie li accompagnava verso il centro, in un percorso che è anche un rito di passaggio dall'infanzia alla prima giovinezza.
Il secondo tassello del dittico, venerdì 4 aprile alle 21, sabato 5 aprile alle 19 e domenica 6 aprile alle 17, è con Con il vostro irridente silenzio. Studio sulle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro, appassionata incursione nel ricco epistolario, meglio noto come memoriale, redatto dallo statista democristiano durante i giorni della sua prigionia: ricordi ed accuse, speranze e lettere alla famiglia, i cinquantacinque giorni di sequestro rivivono in un insieme di scritti ancor oggi da considerarsi come testimonianza di una delle pagine più buie della storia italiana. E se di quelle pagine si può e deve dire che poche persone le abbiano davvero lette, mentre sono in molti ad averle dimenticate, il lavoro di recupero e di scavo condotto da Gifuni cercherà di rendere giustizia al reale significato di un inarrestabile fiume di parole al tempo silenziato ed irriso, con la stessa stampa spesso impegnata in una sorta di lavaggio del cervello dell'opinione pubblica per sconfessare e mettere in dubbio la loro stessa veridicità
"I corpi di Moro e Pasolini - scrive Fabrizio Gifuni - appartengono da circa 50 anni al palcoscenico della nostra storia di ombre. Gli spettri sono tecnicamente questo, corpi a cui non è stata data degna sepoltura e che per questo tornano, periodicamente, a far risentire la propria voce. I corpi e le scritture di questi due uomini rappresentano presenze fantasmatiche che tracciano un'invisibile linea di confine fra due Italie".
Ideato, diretto ed interpretato da Fabrizio Gifuni, per i due titoli del progetto I fantasmi della nostra storia biglietti a Euro 25 ed Euro 17 con info allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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