Spiazzante e, se vogliamo banale, la domanda di partenza: quali le possibili conseguenze, in una società fondata sul lavoro, di un’improvvisa assenza dell’attività produttiva? Quesito basico che sarà affrontato da tre esponenti di altrettante diverse generazioni all'interno di un meccanismo teatrale dai contorni spiazzanti ed esilaranti: ``senza esclusione di colpi per conservare o trovare lavoro - è scritto nella presentazione - una lotta del tutti contro tutti dove non mancano slanci d’amore, ingenuità e momenti di grande illusione; quell'illusione che aiuta a vivere e dona la forza di andare avanti nonostante le situazioni avverse”.
Protagonista delle diverse tessere, di cui si compone il mosaico della piccola società di Dé Vos, sarà un’umanità che tocca quasi tutti i ruoli attualmente offerti dal mercato del lavoro: dal precario al disoccupato, dal freelance all'occupato a tempo indeterminato, passando per l’occupato in via di licenziamento, tutti attori più o meno consapevoli di un insieme di situazioni e circostanze di vita legate da un filo rosso che, nella loro totalità, concorrono alla definizione di una surreale commedia del mondo del lavoro in questa società postindustriale.
Produzione ACTI Teatri Indipendenti, testo di Rémi De Vos con drammaturgia e regia di Beppe Rosso, Piccola società disoccupata vedrà in scena Beppe Rosso, Ture Magro e Barbara Mazzi: in scena a bellArte per quattro serate alle 21 con biglietti ad Euro 10 ed Euro 8. Info e prenotazioni allo 011.77.27.867 o su www.tedacà.it.
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