Se il teatro è l'arte della parola allo stato puro, Tre modi per non morire di Giuseppe Montesano si annuncia essere perfetta sintesi del percorso necessario ad un attore per nutrire la sua e la nostra interiorità: in scena al Teatro Carignano per la stagione dello Stabile torinese, il recital interpretato da Toni Servillo si apre con Monsieur Baudelaire, quando finirà la notte?, avvio che racconta come la bellezza possa essere valido antidoto contro depressione e ingiustizia. A seguire sarà la volta de Le voci di Dante con alcuni dei più celebri personaggi della Commedia legati tra loro da un racconto che li illumina a partire dal presente, ideale traino per approdare nel finale a Il Fuoco sapiente in cui poesia e filosofia degli antichi Greci saranno le micce per dar forma ad una visione capace di immaginare il futuro.

Napoletano, classe 1959, Giuseppe Montesano con la parabola poetica e teatrale di Tre modi per non morire sbatte in faccia allo spettatore l'urgenza dell'amore, elemento indispensabile nella vita di ogni giorno la cui assenza è causa per l'individuo contemporaneo di un crescente senso di inquietudine, impoverimento e terrore. E se ogni giorno, più o meno in modalità consapevole, siamo chiamati a combattere per esorcizzare l'inquietante prospettiva, altro non ci resta da fare che cercare di diventare vivi, magari chiedendo aiuto a quegli autori nel corso dei secoli con prepotenza affermatisi per esorcizzare i tormenti umani.

Produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d'Europa, Tre modi per non morire di Giuseppe Montesano avrà in scena Toni Servillo: al Teatro Carignano martedì 5, giovedì 7 e sabato 9 novembre alle 19.30, mercoledì 6 e venerdì 8 novembre alle 20.45, domenica 10 novembre alle 16, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34: info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.