E’ nata così una performance che mescola pubblico a privato, ma che parla anche della Costituzione Italiana, interrogandosi in particolare su di una serie di domande di assoluta importanza ed attualità: quanti diritti e doveri dei cittadini sono realmente rispettati e salvaguardati? I principi e i valori della Costituzione, indispensabili per il nostro futuro, godono dell'importanza che meriterebbero? Abbiamo raggiunto la parità di genere? Queste alcune delle domande attorno cui indaga la storia di Jupe Culotte affidando ad un incontro, a voci femminili, il resoconto di quegli anni: protagoniste saranno due donne al centro di un deciso cambiamento negli anni post bellici, un personaggio di fantasia come Rosa Costantini, ragazza cresciuta in campagna, contadina e con una minima istruzione, che in maniera del tutto casuale viene a sapere di referendum ed elezioni politiche in programma il 2 giugno 1946 con le donne maggiorenni chiamate a votare.
Di fantasia il primo personaggio quanto realmente esistito, e di notevole rilevanza storica, il secondo: ci si riferisce a Lina Merlin, ex studentessa all’università di Padova decisa a percorrere la strada dell'insegnamento in provincia, convinta di come l’educazione sia la prima arma da fornire ai meno abbienti. Attivista dei primi tempi, la Merlin ha partecipato ai movimenti partigiani milanesi e ora le si prospetta un futuro in politica con il partito socialista pronto ad offrirle una candidatura all’assemblea costituente.
"La vita delle due donne - scrivono Berto e Laforgia - si interseca proprio in quel 2 giugno 1946, fuori dai seggi elettorali, e il loro confronto vuole essere un dipinto fresco ma sincero della vita di quegli anni difficili, una riflessione sul valore del diritto al voto e un mezzo per ricordare i principi fondamentali della nostra Costituzione". Se la storia di Rosa è quella di una piccola ma significativa conquista personale che renderà libera lei stessa, e di conseguenza i suoi figli e le generazioni a venire, la narrazione di Lina riflette il coraggio e la caparbietà di una donna che con il suo impegno legislativo, la famosa Legge Merlin con cui si sancisce l’abolizione delle case chiuse, ha regalato alla nazione maggiore libertà e dignità, incarnando uno di quei modelli del passato che sentivamo il bisogno di ricordare e raccontare.
Produzione Berto_Laforgia, Jupe Culotte vedrà in scena Giulia Berto, sua anche la regia, e Rita Laforgia : appuntamento al Cinema Teatro Maffei sabato 18 febbraio alle 21 con biglietti a Euro 10 ed informazioni all’email www.cinemaffei.it.
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