``Una cucina - scrive la Compagnia - con un tavolo che domina al centro di quell'unico ambiente in cui due uomini, ai margini della propria vita, si sono rifugiati per nascondersi. Le loro solitudini si incontrano nel sapore di una morte mai nominata: quella che il killer Pino offre alle sue vittime e quella che Nunzio riceve poco alla volta, a causa dei veleni della fabbrica dove lavora”: di questo si nutre Nunzio, atto unico di Francesco Sframeli, vincitore del premio Autori Nuovi nel 1994, in scena venerdì 13 aprile sotto forma di serrato dialogo attraversato da una comicità dura ma al tempo stessa svagata e dai toni leggeri.
La sera successiva, sabato 14 aprile, spazio a Bar, piéce diretta da Valerio Binasco con cui nel 1997 Spiro Scimone ha vinto il Premio Ubu come ``Nuovo Autore” e Francesco Sframeli quello come ``Nuovo Attore”: il racconto dei quattro giorni cruciali della vita di Nino e di Petru, barista che sogna di preparare apertivi in un locale del centro il primo, orgoglioso disoccupato che sogna un lavoro stabile il secondo. I due uomini, prigionieri di un destino da eterni perdenti, per sfuggire al mondo vivono chiusi e reclusi nell’esercizio commerciale, da dove al riparo da sguardi indiscreti osservano ciò che accade in quello spazio ostile e indecifrabile che esiste oltre le quattro mura, confidando in una svolta che potrebbe arrivare proprio l’indomani.
Produzioni della Compagnia Scimone Sframeli, entrambe le serate avranno inizio alle 21 con biglietti ad Euro 10 ed Euro 8: info e prenotazioni allo 011.77.27.867 o su www.tedacà.it.
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