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ROSA la serva di Trilussa
a cura di Roberto Canavesi
Visto al Teato Juvarra di Torino il 1 aprile 2017
scritto e diretto da Patrizia Schiavo

con Gloria Liberati 

COMPAGNIA VIARTISTI/COMPAGNIA NUOVO TEATRO/CENTRO DI RICERCA TEATRALE E MUSICALE DI TORRE SPACCCATA ROMA
Ci sono figure che trascorrono un'esistenza intera all'ombra di personaggi ben più noti per i quali arrivano ad essere prima indispensabili collaboratori, poi preziose memorie storiche: è questo il caso di Rosaria Tomei, alias Rosa, l'indefessa factotum di Trilussa che accompagnò il poeta romano per decenni, salvo poi impegnarsi in una coraggiosa ed ostinata battaglia per la difesa del suo patrimonio artistico. 

Alla sua figura Viartisti Teatro dedica ROSA. La serva di Trilussa, monologo scritto e diretto da Patrizia Schiavo con Gloria Liberati carismatica interprete di un percorso umano e letterario ai più sconosciuto: segretaria e governante, cuoca ed infermiera, ma anche ostinata artefice di un progetto mirato alla trasformazione della casa del poeta in struttura museale, la parabola umana della “romanissima” Rosa rivive in uno spettacolo vibrante ed emotivamente coinvolgente al cui interno trovano spazio poesie originali come squarci della vita dedicata ad un uomo simbolo del panorama letterario italiano.

Rosaria, Rosa, ma soprattutto Gloria: la Liberati in scena è Rosa, maschera di fisicità ed umanità con quella parlata romanesca che Trilussa trasformò da dialetto del popolo a lingua aulica, e che la donna scoprì tredicenne quando, da semianalfabeta, incontrò per la prima volta l'uomo da cui non si sarebbe mai separata. Un'esistenza vissuta in secondo piano ora pronta a rivivere sul palco di un teatro rivelandosi anche negli aspetti più impensati, come quelli che vedono la protagonista ispirata autrice di una trentina di inedite poesie, oggi conservate in un apposito fondo presso la Biblioteca Nazionale di Roma.
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