Nell'impianto narrativo arricchito dalle musiche di Andrea Gattico, pianista da tabarin torinese con tanto di papillon e abito da sera, spiccherà lei, la signorina Felicita, incarnazione letteraria di una reale presenza nella biografia del poeta, pronta a rivivere nel salotto della sua “casa centenaria”, prigioniera dei ricordi ed in compagnia di cucù e mobilio che assumono, come fantasmi, proporzioni smisurate: reclusa in una dimensione atemporale, Felicita attende con infinita pazienza il ritorno del suo Guido, compagno di tante avventure stroncato a trentadue anni dalla tubercolosi, e destinato a materializzarsi solo nei ricordi di gioventù. “Un’esistenza di provincia - è scritto in sede di presentazione - spesa in compagnia del padre quasi bifolco e ravvivata dall’emozione degli incontri con Guido, il poeta vagabondo, suo primo e forse unico innamorato”: da più parti considerato esteta, dandy, uomo incapace di vivere a pieno l’esistenza, il poeta torinese sarà evocato in scena nel doppio ruolo di scrittore e personaggio, incarnando alla perfezione quella dimensione ibrida, a metà strada tra vecchio e nuovo, tra cultura romantico-verista e decadente, che lo stesso Eugenio Montale ebbe modo di rimarcare e sottolineare. Impresa ardua che ha richiesto un non facile lavoro di drammaturgia attuato da Lorena Senestro ispirandosi a quella stessa attività di taglio e cucito portata avanti da Felicita con le camicie del padre, prendendo e cucendo minuziosamente tra di loro solo gli estratti poetici in grado di viver ed emozionare in scena.
Produzione Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale / Teatro della Caduta, con Lorena Senestro e Andrea Gattico diretti da Massimo Betti Merlin, per La signorina Felicita ovvero la felicità repliche fino al 30 ottobre il martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30: biglietti ad Euro 27 ed Euro 24 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
Lorena Senestro