Con in scena Lodo Guenzi, Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo e Matteo Gatta, Toccando il vuoto. Una fantasia alpinistica basata sul memoir di Joe Simpson, al Teatro Gobetti per il cartellone dello Stabile torinese, è in assoluto il primo allestimento italiano dell'adattamento di David Greig dal romanzo di Joe Simpson, copione in cui si approfondiscono emozioni e relazioni umane in uno spazio ostile e isolato come quello della montagna: "uno dei temi centrali del testo - scrive il regista Silvio Peroni - è quello delle ossessioni: raggiungere vette sempre più alte, superare i limiti, confrontarsi continuamente con le proprie paure". Ossessioni non di rado destinate a diventare presenze inamovibili dentro di noi, pensieri costanti che quasi fossero fantasmi alterano consolidati equilibri occupando incessantemente la mente financo a rappresentare, in casi estremi, il pretesto per scelte rischiose talvolta dagli esiti tragici.
E così in generale, e così sarà nel racconto della storia di Joe e Simon, cronaca all'interno della quale emergeranno segreti e tensioni sullo sfondo di un ambiente montano, per definizione impervio e isolato dal resto del mondo, che accrescerà il senso di disagio e difficoltà dei due protagonisti: il tutto partendo dalla convinzione che sacrificare la vita di un amico per salvare la propria è scelta tra le più assurde e dolorose che esistano, bivio di fronte al quale può scaturire un senso di colpa eterno e duraturo. "Mi affascina - conclude Peroni - lo sguardo intenso e commovente dell'autore, che porta avanti una continua e avvincente sovrapposizione tra i luoghi del racconto: da una parte il pub, con i suoi tavoli, sedie e bicchieri, e dall'altra la montagna, con i suoi dirupi e ghiacciai": in un ideale slittamento di luoghi e ambienti, in costante bilico tra passato e presente, si farà concreto il rischio di non capire più dove si è, al pari del non comprendere se la presenza femminile di Sarah sia davvero reale o soltanto un'allucinazione, un fantasma creato da suo fratello Joe.
Racconto in cui tempo e spazio si fondono, presente e rievocazione del passato diventano un tutt'uno, Toccando il vuoto proietta il lettore/spettatore in una dimensione tanto mentale quanto reale, instillando tra le molteplici suggestioni anche domande di valenza universale come "cosa avrei fatto io al posto di Simon? Avrei tagliato la corda?".
Produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borrettini per Infinito, Argot Produzioni, Accademia Perduta / Romagna Teatri – Centro di produzione teatrale, in collaborazione con AMAT e con il contributo di Regione Toscana, adattamento da David Greig nella traduzione di Monica Capuani con regia di Silvio Peroni, Toccando il vuoto. Una fantasia alpinistica basata sul memoir di Joe Simpson vedrà in scena Lodo Guenzi, Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo e Matteo Gatta: repliche al Teatro Gobetti martedì 11, giovedì 13 e sabato 15 marzo alle 19.30, mercoledì 12 e venerdì 14 marzo alle 20.45, domenica 16 marzo alle 16 con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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