In scena al Teatro Gobetti per la stagione dello Stabile torinese nell'allestimento diretto da Marco Bernardi, la saga ripropone ancor oggi con immutato fascino le eterne diatribe legate alla scoperta del sesso come alle difficoltà di comunicazione, passando dall'importanza dell'amicizia alla struggente speranza di dare un senso alla vita, dallo smarrimento nella ricerca della propria identità alla paura del primo amore: temi di assoluta modernità riferiti con una specifica attenzione alla sensibilità dei più giovani, approccio al tempo causa di profonde critiche e scandali che ne ritarderanno di quindici anni il debutto, sarà il 1906 a Berlino, per merito di un altro nome di spicco del teatro di primo Novecento, Max Reinhardt. Da quel giorno non si contano più le edizioni rappresentate a teatro come le versioni cinematografiche, su tutte la più celebre è stata il memorabile L'attimo fuggente di Peter Weir nel 1989.
"Marco Bernardi - è scritto nella presentazione - dirige una compagnia di quattordici attori, dieci dei quali sono giovani, selezionati in tutta Italia in oltre cento provini: li guida attraverso i vertiginosi cambi di registro di Wedekind, nell'alternarsi continuo di scene comiche e drammatiche, nel rapido passaggio tra un quadro e l'altro, da un dialogo a un monologo, da una situazione all'altra": ulteriore caratteristica della rilettura proposta la diretta ispirazione a un altro grande artista contemporaneo di Wedekind, il pittore di Ostenda James Ensor, più volte citato nel Minetti di Thomas Bernhard, riferimento assoluto con le sue maschere misteriose e grottesche. Wedekind ed Ensor sono alla prova dei fatti accomunati tanto da una evidente libertà creativa, quanto dall'esigenza di esprimersi con registri stilistici apparentemente opposti, la vena drammatica al pari di una sorta di ansia dello sberleffo, una macabra vena farsesca.
Produzione Teatro Stabile di Bolzano e Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, traduzione di Roberto Cavosi con adattamento e regia di Marco Bernardi, Risveglio di primavera di Franz Wedekind vedrà in scena Patrizia Milani, Giovanni Battaglia, Fabrizio Contri, Giovanna Rossi con Giacomo Albites Coen, Giovanni Cannata, Bianca Castanini, Matilde Bernardi, Pietro Landini, Sebastian Luque Herrera, Max Meraner, Edoardo Rossi, Emma Francesca Savoldi e Giacomo Toccaceli: al Teatro Gobetti martedì 1, giovedì 3 e sabato 5 aprile alle 19.30, mercoledì 2 e venerdì 4 aprile alle 20.45, domenica 6 aprile alle 16 con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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