Classe 1981, insignita nel 2014 del Premio Pulitzer per The flick, per Annie Baker la stesura di Body awareness ha rappresentato l'esordio assoluto sulla scena, opera prima dai toni forti in cui affronta con registri da commedia dolce-amara tematiche di grande attualità attraverso una decisa riflessione su identità e coppia, passando per famiglia, salute mentale e patriarcato.
La piéce ha per protagoniste due donne, Joyce e Phyllis, coppia innamorata cui si unisce Jared, il figlio ventunenne di Joyce, ragazzo dagli equilibri instabili in quanto affetto da un probabile forma di Asperger: il campus in cui insegna Phyllis promuove un festival delle arti, con specifica attenzione rivolta alla dittatura dello sguardo maschile sulla donna, iniziativa per la quale Joyce e Phyllis si trovano ad ospitare in casa un fotografo, Frank, figura di non facile decifrazione il cui arrivo porterà un deciso ma stimolante scompiglio nella loro quotidianità. Nello specifico, vivendo un' epoca in cui il gender offre ai giovani un'inedita possibilità di opzioni ci si interrogherà su come cambia la coppia e in quale modalità si possa ridefinire la famiglia del futuro: il tutto senza dimenticare come la figura maschile debba necessariamente esser ricalibrata, previo affrancamento delle obsolete e odiose pastoie del patriarcato.
Confrontarsi oggi con il teatro della Baker vuol dire aver a che fare con un insieme di piccole storie destinate a vivere senza fare rumore nel tempo, attimi di un quotidiano con protagonista un'umanità di antieroi chiamata ogni giorno ad avere a che fare con le sofferenze della vita, imparando al contempo a conservare il bene che viene dato vivendo con il male. "Avere a che fare con Annie Baker per un regista - spiega Silvio Peroni - significa dimenticarsi lo spettacolo con i suoi ritmi, i suoi effetti, l'intrattenimento, la spettacolarizzazione e tutte quelle cose lì. Significa avere a che fare con la vita e le storie di persone a cui brucia negli occhi la fiamma della speranza ma nel corpo la rassegnazione”.
Produzione Associazione Baretti ETS e Teatro Nazionale di Genova, Il corpo consapevole di Annie Baker nella traduzione di Monica Capuani (anche dramaturg) vedrà in scena Olivia Manescalchi, Samuele Migone, Sax Nicosia e Valentina Virando con regia di Silvio Peroni. Al Teatro Baretti da mercoledì 26 a venerdì 28 marzo e da mercoledì 2 a venerdì 4 aprile alle 20 con biglietti ad Euro 13 ed Euro 11 prenotabili sulla piattaforma anyticket.it. Programma completo della stagione sul sito www.cineteatrobaretti.it ed informazioni all'email info@cineteatrobaretti.it.
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