immagine home.jpg
La cruda onestà delle dieci scene di SARABANDA
a cura di Roberto Canavesi
Roberto Andò firma la regia della versione teatrale del film-testamento di Ingmar Bergman
Torino, al Teatro Carignano, da martedì 1 a domenica 6 aprile 2025
L'originale per il grande schermo è una pellicola girata nel 2003 con una telecamera digitale con protagonisti Erland Josephson e Liv Ullmann, interpreti simbolo dell'intera produzione cinematografica del suo regista: stiamo parlando di Sarabanda, film testamento di Ingmar Bergman che Roberto Andò porta in scena facendo rivivere le dieci scene dove, volta per volta, si avvicendano due dei quattro personaggi di cui si compone la struttura.

In scena al Teatro Carignano per la stagione dello Stabile torinese, ritornano idealmente i protagonisti di Scene da un matrimonio, uomini e donne più invecchiati e non meno feroci: dieci scene ed altrettanti dialoghi in cui i personaggi s'incontrano a due a due per un ultimo e disperato confronto in presenza di un figlio e di una nipote, dove si evidenzieranno molteplici sfumature delle relazioni umane e familiari e la loro capacità di generare rimpianti, rimorsi, rancori. "Una struttura musicale - scrive Roberto andò - che allude alla sarabanda, una danza per coppie solenne e lasciva che venne proibita nella Spagna del sedicesimo secolo, per poi essere adottata da grandi compositori come Bach o Händel".

Misteri universali legati all'amore ed all'odio, l'ineluttabile conflitto tra genitori e figli, tra indifferenza e attaccamento morboso, ma anche la consapevolezza di vivere la stagione della vecchiaia che porta in dote l'angoscia degli ultimi giorni, palcoscenico su cui si materializza la forza di una vita troppo grande per la debolezza umana: questi i temi portanti di una dolente danza in cui le coppie si formano e si disfano, itinerario di passioni e debolezze a caratterizzare un testo non facile il cui messaggio fondante non è affidato alle parole, ma ai silenzi e ai gesti, alla tenerezza di un abbraccio e di un tenersi per mano. "Il Bergman di Sarabanda - conclude il regista - non sembra credere più a nulla, è disperatamente distruttivo, e incatena i propri personaggi a un pessimismo totale sul senso delle relazioni umane".

Produzione Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova e Teatro Biondo Palermo, in accordo con Arcadia & Ricono Ltd, per gentile concessione di Joseph Weinberger Limited per conto della Ingmar Bergman Foundation, Sarabanda di Igmar Bergman nella traduzione di Renato Zatti vedrà in scena Renato Carpentieri, Alvia Reale, Elia Schilton e Caterina Tieghi diretti da Roberro Andò: al Teatro Carignano martedì 1, giovedì 3 e sabato 5 aprile alle 19.30, mercoledì 2 e venerdì 4 aprile alle 20.45, domenica 6 aprile alle 16, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
  • Renato Carpentieri e Caterina Tieghi ©LiaPasqualino.jpg
    Renato Carpentieri e Caterina Tieghi ©LiaPasqualino.jpg
    archivio