Proprio la pittura sarà la valvola di sfogo, l'unico ambito in cui poter esercitare un estro creativo subito riconosciuto da appassionati ed addetti ai lavori: bisognerà però attendere il 1961 per l'allestimento della prima personale negli spazi romani della Galleria La Barcaccia, cui seguira l'anno dopo il documentario dedicato da Raffaele Andreassi. Riconoscimenti tardivi, Ligabue morirà nel 1965, culminati con lo scenenggiato del 1977 in cui Flavio Bucci incarna alla perfezione l'ansia dell'uomo e dell'artista facendolo diventare un vero e proprio fenomeno culturale: “un fiume di parole - conclude l'attore e regista pugliese - un’ininterrotta narrazione che prende il via quando, timido ed esitante, si presenta tra il pubblico a mendicare un bacio, sottolineando l'estenuante bisogno di amare ed essere amato. Come accade nella pazzia, l’attore entra ed esce continuamente dalla parte, tentando di ricucire i brandelli di una vita marginale”.
Produzione Teatro dell'Argine, in collaborazione con Teatro Sociale di Gualtieri/Comune di Gualtieri/Associazione Olinda dueL, diretta ed interpretata da Mario Perrotta, per Un bès. Antonio Ligabue repliche martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30: biglietti ad Euro 27 ed Euro 24 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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