Parole dal particolare peso specifico, testimonianze di un periodo storico da non dimenticare, che sette attrici riferiranno impreziosendo il racconto come riflessione sulla guerra da una specifica prospettiva femminile: l’assedio di Sarajevo, quattro anni di assurde violenze tra l’aprile del 1992 ed il febbraio del 1996, è stato il più lungo nella storia bellica del Ventesimo secolo che ha visto una città ridotta alla fame e al freddo, privata dei beni essenziali, con i suoi abitanti bersagli liberi in preda alle granate e al tiro dei cecchini.
Irina Dobnik era al tempo una promettente attrice, poco più che ventenne, del Kamerni Teatar ’55, giovane donna la cui vita è stata travolta da un’esplosione di inaudita violenza: "e in quell’angoscia crescente - è scritto nella presentazione - il suo teatro intraprendeva una straordinaria resistenza culturale: spettacoli, concerti, prove aperte, oltre mille performance hanno continuato ad animare il Kamerni durante l’assedio".
Nei mesi dell’assedio la compagnia era impegnata nelle prove dell’Aspettando Godot, testo che in una sorta di osmosi tra vita e teatro, ha permesso che tragicamente la vita ed il teatro si intrecciassero in modalità totalizzante: con il passare dei giorni le parole di Beckett diventavano sempre più specchio in cui riflettere l’attesa infinita della pace, o per lo meno di qualcuno o qualcosa che mettesse fine all’inferno.
Coproduzione Doppeltraum Teatro, Liberipensatori Paul Valéry, Onda Larsen, Progetto Zoran e Tékhné, scritta e diretta da Monica Luccisano, Fuga da Sarajevo vedrà in scena Camilla Bassetti, Serena Bavo, Chiara Bosco, Luana Doni, Silvia Mercuriati, Stefania Rosso e Lia Tomatis: appuntamento venerdì 17 febbraio alle 21 e domenica 19 febbraio alle 18.30 a Spazio Kairòs con biglietti a Euro 13 ed Euro 10 acquistabili sul sito www.ticket.it/festival/approdi.aspx o direttamente in sala la sera dello spettacolo. Informazioni sul programma e prenotazione spettacoli sul sito www.ondalarsen.org o scrivendo all’email biglietteria@ondalarsen.org.
Fuga da Sarajevo.jpg