L’incontro famigliare, programmato nel bel mezzo di una piccola tournée dell’anziano artista, è in realtà il pretesto per tirare una riga su una vecchia querelle familiare, per quanto la figlia non gradisca l’intromissione del padre da sempre assente e fuggiasco: tra genitore e figlia i rapporti sono tutt’altro che idilliaci, la tensione è palpabile, e lo stesso giovane uomo, sorta di terzo incomodo legatissimo alla figura del suo mentore artistico, tende a prenderne le parti e a difenderne il pensiero.
"Sogno e bugia - spiega Massimiliano Civica - hanno una stoffa comune e la fantasia è insieme spinta a immaginare nuove possibilità e fughe dalla vita così com’è. L’artista, l’attore, il bugiardo non si arrendono alla realtà: un gesto in bilico tra grandiosità e vigliaccheria, tra pieno e vuoto, tra riscatto e rinuncia": in bilico tra realtà e fantasia, il testo si spinge ad indagare da un lato l’eterno rapporto tra padri e figli, dall’altro quello più specifico tra maestro e allievo. Sotto la lente di ingrandimento finirà il legame tra l’uomo ed una professione diventata ossessione, esistenza vissuta ed alimentata da rinunce spietate e sogni maestosi, alla ricerca costante di una misteriosa magia: e sarà proprio in questa umida e piovosa notte, per certi versi magica, che il vecchio attore, dopo un’intera vita trascorsa nell’illusione della finzione come gioco e fuga dalla vita vera, si troverà a dover fare i conti con la realtà attraverso un serrato confronto con la persona forse a lui più cara, verso la quale non hai mai saputo rapportarsi nella maniera dovuta.
Produzione Teatro Metastasio di Prato diretta da Massimiliano Civica, La stoffa dei sogni di Armando Pirozzi vedrà in scena Renato Carpentieri, Vincenzo Abbate e Maria Vittoria Argenti: repliche al Teatro Astra giovedì 2 e venerdì 3 febbraio alle 21, sabato 4 febbraio alle 19.30 e domenica 5 febbraio alle 17.30 con biglietti a Euro 25 ed Euro 17: informazioni su www.fondazione.tpe.it.
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