Abbattendo l’ideale quarta parete che separa artisti da pubblico, lo spettatore in sala parteciperà attivamente alla composizione di un originale puzzle rispondendo alle domande delle Scienziate, ed arrivando alla comune individuazione del filo che attraversa e che unisce tutti i tasselli: "è un viaggio di conoscenza e consapevolezza - è scritto nella presentazione - tra passato e futuro, attraverso storie di umani, incontri con molecole, testimonianze di altri esseri viventi che popolano la Terra". Il tutto realizzato in modalità giocosa con un approccio semplice e didattico che condurrà lo spettatore a familiarizzare con alcune delle molecole che sono essenziali per la nostra vita: e se sul palco si parlerà di ricerca e di chimica, di relazione tra scienza e poesia, come di sostenibilità e di futuro, ci sarà anche spazio per raccontare storie di persone che hanno lottato e che lottano per salvare il pianeta affrontando il concetto di limite, e di come poter vivere la cultura del limite come l’unica veramente umana. "Una parte dello spettacolo sarà poi dedicata al pensiero dei bambini che, attraverso un video, porranno domande, e chiederanno risposte precise".
Produzione Almateatro ideata e curata da Gabriella Bordin, Elena Ruzza e Silvia Bordiga, Il mondo che verrà. Molecole, umani e altre storie vedrà in scena Elena Ruzza ed il soprano Fé Avouglan: repliche al Teatro Baretti da mercoledì 30 novembre a venerdì 2 dicembre alle 20 con biglietti a Euro 12 ed Euro 10 acquistabili sul sito www.cineteatrobaretti.it.
Il mondo che verrà.jpg