immagine home.jpg
L’universo dei giovani indagato con LA SIGNORINA GIULIA
a cura di Roberto Canavesi
Leonardo Lidi adatta e dirige il grande classico di August Strindberg
Torino, al Teatro Gobetti, da martedì 8 a domenica 13 novembre 2022
Quante cose possono succedere nell’arco di una notte che vede tre giovani, di differente estrazione sociale, rinchiusi in uno spazio angusto che li costringe loro malgrado a fare i conti con paure e debolezze, a vivere il proprio disagio ballando, cantando e perdendosi nell’oblio per non sentire più il silenzio assordante che li circonda.

Ennesima tappa di un percorso di ricerca personale negli anni assecondato seguendo il file rouge dei confini che i più giovani tendono ad autoimporsi, Leonardo Lidi con La signorina Giulia di August Strindberg, in scena al Teatro Gobetti per la stagione dello Stabile torinese, si rivolge apertis verbis allo spettatore portando in scena le contraddizioni di una generazione di figli gravata dall’impossibilità di costruirsi un futuro e dall’incapacità di diventare protagonista della propria storia. "Quando lo spazio è troppo piccolo - scrive il regista piacentino - fai l’amore con chi c’è, con l’ultimo uomo sulla terra, lo contendi con l’altra donna, cerchi di sedurlo sapendo già che tra pochi attimi lo odierai. Quando lo spazio è troppo piccolo se qualcuno sale sopra le nostre teste ci sembra che quello sia il Dio, un Conte gigantesco pronto a calpestare noi microbi con i suoi stivali fatti di fango in un sadico tip-tap".

Testo simbolo del cosiddetto "naturalismo", La signorina Giulia è manifesto dell’infelice attesa per il futuro che attende i figli di una generazione incapace di sottrarsi a quel collettivo gioco al massacro destinato a risolversi in un generale annientamento: ritratto riferito nella parabola esistenziale di tre orfani confinati nella stanza di un’anonima casa di provincia, micro mondo opprimente e soffocante con la libertà di scelta dell’individuo annullata, e dove si entra nel corpo dell’altro per occupare meno spazio possibile. "Con La signorina Giulia – conclude Leonardo Lidi - continuo la mia ricerca sui confini autoimposti dalla mia generazione: e lo faccio dopo Spettri, Zoo di Vetro, Casa di Bernarda Alba, La Città Morta e Fedra consapevole che il concetto di lockdown ora interroga lo spettatore quotidianamente sui limiti fisici e mentali della nostra esistenza".

Produzione Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi, con adattamento e regia di Leonardo Lidi, La signorina Giulia vedrà in scena Giuliana Vigogna, Christian La Rosa e Ilaria Falini: una settimana di repliche al Teatro Gobetti martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, la domenica alle 15.30 con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
  • La signorina Giulia_Christian La Rosa, Ilaria Falini_Ph Lorenzo_ Porrazzini (1).jpg
    La signorina Giulia_Christian La Rosa, Ilaria Falini_Ph Lorenzo_ Porrazzini (1).jpg
    archivio
    cookie law
    privacy