Uscito nel 1994 con protagonisti Gérard Depardieu, Roman Polanski e Sergio Rubini, il film del regista siciliano ruota attorno al tema della memoria, percorso che prende forma in un serrato interrogatorio, condotto tra le quattro mura di un inconsueto Commissariato di Polizia, che riserverà continui colpi di scena fino all'inatteso finale: “ho cercato di far rivivere - scrive Glauco Mauri - tutta la forza drammatica della sceneggiatura modificandone quelle parti che si presentavano con dei connotati troppo cinematografici, preservandone al tempo stesso quell’intensità che dall’inizio ci avvolge nel suo misterioso intreccio. Il racconto rimane oscuro fino al suo sconvolgente epilogo dove i pezzi lacerati di una vita si compongono in una serenità inaspettata e commovente”.
Per il delitto del quale viene accusato il celebre scrittore Onoff tutto sembra far presagire ad il più classico dei gialli se non fosse che Una pura formalità diventa uno straordinario viaggio alla scoperta di se stessi: la ricerca del passato e l'importanza del ricordo saranno gli elementi alla base di un itinerario nella memoria che vedrà il protagonista controbattere un inquietante commissario di polizia tanto severo ed ironico, quanto comprensivo ed implacabile. “La storia -conclude Mauri - fa nascere numerosi interrogativi ed è pervasa di misteriosi perché. Il cinema ha le sue ricchezze espressive, il teatro ne ha altre che sono sue proprie. E su un palcoscenico, nel nostro caso, la parola assume un valore non solo di racconto ma anche di invito alla fantasia e alle domande”.
Diretto da Glauco Mauri, anche in scena con Roberto Sturno, Giuseppe Nitti, Amedeo D'Amico, Paolo Benvenuto Vezzoso e Marco Fiore, per Una pura formalità repliche al Teatro Astra venerdì 29 e sabato 30 alle 21, domenica 31 alle 18: biglietti a Euro 19 ed Euro 14, info e prenotazioni allo 011.56.34.352 o all’email info@fondazionetpe.it.
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