E se la parola d’ordine della ripresa teatrale sembra essere la sperimentazione declinabile i tutti i possibili livelli, con Radio International si realizza una commedia tragicomica che parla dell’oggi per uno spettacolo presentato in tutto il mese di ottobre in cinque puntate ciascuna replicata per tre sere, ogni settimana dal giovedì al sabato: al centro delle singole parti, ognuna depositaria di una storia a sé, e quindi fruibile in maniera del tutto indipendente, sarà il mondo che gravita attorno ad un’emittente radiofonica in continua trasformazione, a partire dal primo ciclo che la vede in forte crisi economica e di ascolti, con conseguente inasprimento dei rapporti tra le diverse anime che in essa lavorano. Il tutto fino quando la notizia di una bambina siriana dispersa sulle montagne tra Italia e Francia non lascerà intravedere possibili margini di svolta: in un crescendo di tensione tra i diversi cronisti, con il palinsesto fortemente condizionato da riflessioni su migrazioni e diffondersi della paura dello straniero, il secondo episodio porterà in dote sconcertanti notizie sulla bambina scomparsa riferite da un barbone, emigrante mediorientale ospite in studio.
La terza puntata, se vedrà aggravarsi la crisi finanziaria, coinciderà con l’adozione di una nuova linea editoriale necessaria per contrastare un piccolo grande "dramma" della redazione da ricondurre proprio all'emigrante mediorientale: nel penultimo appuntamento il filone della bambina siriana scomparsa assumerà sempre più i contorni di una spy story sullo sfondo di una situazione esterna prossima al collasso, con la nazione intera andare incontro ad un progressivo isolamento anche per un referendum indetto per uscire dall'Europa. Per assurdo in questa situazione al limite la radio sembrerà aver ritrovato identità in termini di ascolti e riscontri anche grazie all'invenzione di una trasmissione fuori dal comune destinata, in chiusura di progetto, a cambiarne le sorti dell’intero gruppo di lavoro, mentre il destino della bambina resterà incerto sino ad un inaspettato finale.
Produzione ACTI Teatri Indipendenti da un’idea di Beppe Rosso e Hamid Ziarati, Radio International vedrà in scena Adriano Antonucci, Lorenzo Bartoli, Francesco Gargiulo e Barbara Mazzi con la regia di Beppe Rosso: le serate avranno tutte inizio alle ore 21 con importo biglietti definito dallo spettatore ad Euro 6, Euro 8, Euro 10 o Euro 15. Prenotazioni obbligatorie scrivendo a biglietteria@fertiliterreniteatro.com o contattando 331.39.10.441.
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