Una dimensione sospesa è quella abitata da una donna e da un uomo di lei più giovane, eteree creature entrambe lontani da un passato che si illudono di poter rimuovere: in questo tempo/non tempo, a metà strada tra ciò che è stato e ciò che sarà, si consuma un dialogo che porta ogni cosa evocata a prende forma in scena, che sia un tavolo o un divano, una camera con vista per arrivare al desiderio di raggiungere il mare. "Nei testi di Lygre - scrive Gassmann - i personaggi si esprimono su più piani linguistici e temporali. Spesso parlano di loro in terza persona, si guardano dall'esterno. Declinano le loro relazioni al presente, ma allo stesso tempo sono abitati da voci del passato e proiettati verso un futuro che sembrano già conoscere e temere”.
Secondo un cliché tipico della letteratura e drammaturgia scandinava, quel rapporto con i fantasmi della mente tanto caro in epoche diverse ad Henrik Ibsen e Jon Fosse, Lygre si muove sul sottile confine tra realtà ed immaginazione, fra ciò che avviene per davvero e ciò che è solo affabulazione, salvo poi dover fare i conti con il prepotente ritorno di un passato che costringe i personaggi a ricordare ferite in realtà mai chiuse.
Coproduzione Fondazione TPE Teatro Piemonte Europa, Teatro Stabile dell’Umbria e Centro Teatrale Bresciano, Niente di me. Uno studio di Arne Lygre è diretto da Jacopo Gassmann con in scena Sara Bertelà, Michele Di Mauro e Giuseppe Sartori: al Teatro Astra venerdì 25 e sabato 26 settembre alle 21, domenica 27 settembre alle 17, con biglietti ad Euro 25 ed Euro 17, ad Euro 10 per gli under 30. Info e prenotazioni allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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