Racconto al cui interno trovano spazio commedia e prosa, realtà e immaginazione, la grande Storia e la vita quotidiana, con la protagonista muoversi di continuo tra presente e passato, tra Italia e Russia, e dove la musica assume presto il ruolo di elemento ponte per ricongiungere gli opposti: "con la scusa di raccontare il ruolo della musica italiana nella sua vita - è scritto nella presentazione – Sofija parla della sua condizione di immigrata russa di seconda generazione e di quella di sua madre: una ballerina, che tramite mille peripezie cerca di darle un futuro migliore proprio in Italia, dopo che il crollo dell’Unione Sovietica aveva lasciato tutti senza niente".
Il tutto prende avvio negli anni Sessanta quando in Unione Sovietica avviene una piccola ma grande rivoluzione con la sempre maggior diffusione e successo della musica italiana, delle sue canzoni e dei suoi interpreti: e pensare che a scatenare la scintilla "musicale" era stato un banale scambio di oggetti avvenuto al confine tra Russia e Finlandia, una stecca di sigarette per un vinile, O' sole mio di Robertino Loretti. Questo episodio è il pretesto della storia che inizia a raccontare Sofia, un'aspirante attrice, sul palco di un karaoke: si è già esibita, ma vuole cogliere a pieno l'opportunità di poter parlare davanti ad un pubblico disposto ad ascoltarla. "Lo spettacolo - conclude la Zobina - è fatto di racconti, sketch, imitazioni e di momenti più intimi legati al rapporto della protagonista con il padre, inteso come patria, come certezza, ma anche come limite. Nella storia delle due donne è una figura completamente assente, ma diventerà sempre più presente per la protagonista, durante il suo costante dialogo con il pubblico".
Scritto ed interpretato da Sofija Zobina, regia di Gabriele Gerets Albanese, per Io amo Italia appuntamento venerdì 7 e sabato 8 febbraio alle 21 con biglietti a Euro 12 ed Euro 9 acquistabili sul sito www.casafools.it, scrivendo all'email prenotazioni@casafools.it o al numero 392.340.62.59.
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