"Due anni fa ho abbandonato il mio Paese - racconta il regista - e tutto ciò che ho fatto e subito per oppormi al regime. Ora continuo a battermi per la libertà attraverso questa rappresentazione. Unisciti a me e a Sadaf nella nostra lotta": e se il vivere la propria condizione di donna in Iran è una sfida quotidiana, rischiando ogni giorno la vita semplicemente scegliendo di non vestire l'hijab, supportato dalla musica rap persiana, linguaggio ufficiale della nuova generazione iraniana, con questo progetto il regista intende ribadire l'ingiustizia sistematica inflitta alle donne iraniane. Arrivata in Italia per curare il proprio martoriato corpo, da quando ha lasciato il suo Paese la protagonista ha intrapreso da tempo un personale "viaggio interiore" nel tentativo di dialogare con sorelle e padre, cercando così di riempire i vuoti della propria esistenza.
Produzione gruppo artistico Charpayeh (Scagnell), drammaturgia e regia di Ashkan Khatibi, Le mie tre sorelle è spettacolo in persiano con sovratitoli in italiano con in scena Sadaf Baghbani, Nazanin Aban, Saba Poori e Sahba Khalili Amiri: al Teatro Astra martedì 18 febbraio alle 21 e mercoledì 19 febbraio alle 19 con biglietti a Euro 25 ed Euro 17. Info allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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