Dove inizia l'idea che un corpo sia carne in vendita? Dove inizia il pensiero che ogni corpo abbia un prezzo? Il ruolo della società messa sotto accusa per slogan pubblicitari e messaggi patinati carichi di sessualità, codici comunicativi che incitano al consumo indiscriminato: i ragazzi trentini della Compagnia TeatroE indagano questa e altre sfaccettature del presente, soffermandosi sul rapporto di compravendita che coinvolge un uomo e una donna.
"Sul palco - è scritto nella presentazione - microfoni che modificano voci, una piccola orchestra di strumenti elettronici con suoni modificati: la modificazione della realtà per raccontare una realtà vera. Una sola attrice in scena ma cinque personaggi diversi per voce, per storia, per bisogni e per musica che risuona dentro di loro": e si parte nella modalità più scontata con una giovane donna, una studentessa, che ha bisogno di soldi mentre un uomo, un padre, marito e lavoratore, ha bisogno di sesso.
In scena, nel racconto di Beatrice Elena Festi, prenderà forma un mostro le cui due teste sono la disperazione di chi si prostituisce e il falso machismo di chi ne approfitta, "la vergogna della puttana e l'orgoglio del puttaniere", realtà a tutti nota che la società civile spesso osserva indifferente, sbirciando con approccio voyeurisitico e, cosa ancor più grave, spesso giudicando senza contrastare.
Produzione Compagnia TeatroE di Trento, testo di Maura Pettoruso con regia di Mirko Corradini, Puttana vede in Beatrice Elena Festi: appuntamento a Spazio Kairòs venerdì 14 febbraio alle 21 con biglietti ad Euro 12 ed Euro 10 acquistabili sul portale https://www.ticket.it/festival/interferenze.aspx. Programma completo disponibile sul sito www.ondalarsen.org, con maggiori informazioni al numero 351.4607.575 o all’email biglietteria@ondalarsen.org.
Puttana.jpg