L'anno scorso ha rappresentato l'evento dell'intera stagione dello Stabile torinese, annunciato e promosso in pompa magna come si conviene ad ogni produzione in grande con un ricco cast, ed una non meno numerosa orchestra dal vivo: ora ritorna sul palco di quel Teatro Carignano che ne consacrò il debutto per una settimana di repliche che offriranno lo possibilità di riviviverne fasti ed atmosfere.
Stiamo perlando di Carmen, il testo di Enzo Moscato che Mario Martone porta in scena in un allestimento all'insegna della vivacità e dell'adrenalina: “quando ho pensato di dare vita con l’Orchestra di Piazza Vittorio a una Carmen napoletana - scrive Martone - secondo i modelli del teatro musicale popolare che vanno da Raffaele Viviani alla sceneggiata, ho proposto a Enzo Moscato di scriverne il testo, chiedendogli un copione in cui ci fossero dialoghi e personaggi ispirati alla tradizione, ma guardando alla novella di Mérimée oltre che all’opera di Bizet”.
Immaginando un percorso a ritroso secondo cui Don José in carcere si confida a Mérimée la sera prima di morire impiccato, Enzo Moscato ha creato un percorso di parole e suoni che procede su due piani, quello del racconto al presente e quello passato dell’azione rievocata. Il tutto all'insegna di una grande contaminazione di linguaggi e di suoni con la cosmopolita Napoli immaginata al centro di un mondo alimentato da relazioni e scambi, un mondo latino fatto di nomadismi, dalla Spagna alla Francia e, via via trasmigrando, fino a Tunisi. “La lingua e la musica - conclude Martone - sono al centro di tutto, il vortice che tutto attrae: l’amore, la passione, il tradimento, la libertà e la violenza, l’allegria e il dolore, il mistero. Non c’è un’epoca definita, anche se sentiamo balenare tanto la Napoli del dopoguerra quanto quella della criminalità dei nostri giorni”: in parte liberamente riscritta, la vicenda presenterà alcune significative novità, a partire dall'assenza di Micaela, personaggio nell'opera di Bizet ma non in Mérimée, per arrivare al finale che vede Carmen sopravvivere e riferire all'immaginato “forestiero”, cioè al pubblico, tutto l'accaduto in un continuo alternarsi tra lei e Don José.
Prodotto dal prodotto dal Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Carmen avrà la regia di Mario Martone e l'interpretazione di Iaia Forte, Roberto De Francesco, Ernesto Mahieux, Giovanni Ludeno, Anna Redi, Francesco Di Leva, Houcine Ataa, Raul Scebba, Viviana Cangiano, Kyung Mi Lee, con le musiche eseguite dal vivo dall'Orchestra di Piazza Vittorio diretta da Mario Tronco: repliche il martedì ed il sabato alle 19.30, mercoledì, giovedì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30. Biglietti ad Euro 36 ed Euro 30 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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