La scena accoglierà l’intreccio di tre esistenze contemporanee alimentate da gioie, bivi e stravaganze. Le due sorelle sono tra loro estremamente diverse: l’una ha un aspetto incantevole ed è in procinto di sposarsi, l’altra sembra essere costellata da soli difetti e nessuna risorsa, povera di ambizioni e progetti; nello stesso universo dei falliti di quest’ultima abita il sarto che entra in ballo su invito della prima sorella interessata a riparare il suo vestito da sposa usato. Galeotto fu l’abito! Inizierà a diffondersi un imperante ritmo di felicità, così rullante e piacevole che, raggiunto l’apice, dovrà inevitabilmente toccare le note cupe e tetre della paura e della disillusione. “Cosa c'è di più stupido di un innamoramento? Esso è così stupido che nessuno osa più parlarne e il canto dell'amore ne risulta addomesticato, mediocre, banalizzato”. E se oggi cantare all’amore può risultare banale, indecente ed emarginante, i protagonisti di questa vicenda si ritroveranno a narrare la storia di una ricerca, un’avventurosa indagine per capire se ai giorni nostri abbia ancora un senso credere che l’amore sia una realtà, piuttosto che un mero espediente narrativo.
Coproduzione La Ballata dei Lenna - Bottega degli Apocrifi, in collaborazione con Acti Teatri Indipendenti, Cantare all'amore è scritto, diretto ed interpretato da Nicola Di Chio, Paola Di Mitri e Miriam Fieno: repliche giovedì 11 e venerdì 12 maggio alle 20.45, con biglietti a Euro 14 ed Euro 12 ed info e prenotazione allo 011 52.17.099 o su www.teatriindipendenti.org.
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