Ambientato nell'Inghilterra dei primi anni '80 dove sfilano icone, giovani in fuga, e l'omosessualità rimane antitesi della normalità famigliare, il racconto ricostruisce con dovizia di dettagli dodici omicidi capaci di trasformare una tranquilla quotidianità in un vero e proprio infermo urbano: "storia di amore e morte - è scritto nella presentazione - dove sfilano archetipi antichi, stereotipi reiterati, una danza di specchi incrociati e immagini triplicate, tra visioni di sé e trasfigurazioni, dove frammenti di corpi e di ricordi trovano il loro posto in quello spazio vasto e senza tempo, che è l'animo umano".
Tre danzatori, due uomini e una donna di età diverse, per l'intera durata della performance con il volto coperto da una maschera integrale, saranno in scena le tre differenti anime e funzioni di cui parla l'omicida riferendosi a sé stesso nel corso della vita: il tutto prenderà forma in una coreografia segnata da un continuo capovolgimento dei ruoli, creando un meccanismo di passività/reattività come forma sia estetica che poetica.
Il ripetersi di scene, movimenti e paesaggi sonori, ricostruiti con piccole ma costanti variazioni interne, concorre alla definizione del complesso ritratto attuato da Nilsen nella propria tragica quotidianità, azioni e reazioni fino al punto ultimo e necessario, lo svelamento, la caduta della maschera, per l’inevitabile confronto con quella società che potrà così esorcizzare il male imprigionando il mostro: "la drammaturgia - concludono i ragazzi di Sanpapiè - si compone a partire dall'autobiografia di Dennis Nilsen, History of a drowning boy, e dalla visione di documenti dell'epoca. È strutturata secondo un modello di scrittura cinematografica che accosta frammenti e ripetizioni in maniera non lineare”: scelta coerente con la volontà di dare conto della scissione psichica del protagonista e della serialità del rituale, in tutto e per tutto assecondata da una drammaturgia sonora composta da brani sempre connessi con la biografia di Nilsen, o con gli anni della sua vicenda, con il sound design rielaborare il sonoro per definire ambienti e calare la danza nella concretezza dell'azione.
Produzione Sanpapié con drammaturgia di Saverio Bari, in collaborazione con Gianluca Bonzani, Stand by me vedrà in scena Sofia Casprini, Gioele Cosentino e Fabrizio Calanna: a Casa Fools venerdì 11 e sabato 12 aprile alle 21 con biglietti a Euro 12 ed Euro 9 acquistabili sul sito www.casafools.it, scrivendo all'email prenotazioni@casafools.it o al numero 392.340.62.59.
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