"Attraverso un linguaggio inventato - è scritto nella presentazione - impastato di dialetti, lo spettacolo evoca un mondo rurale fatto di fatica, sogni e speranze, portando il pubblico in una dimensione onirica e surreale": giocando sugli opposti, un corpo ingombrante e pesante ad ospitare un'anima delicata e sensibile, il tutù rosa sarà il simbolo di un sogno ostinato, fragile ma mai spezzato, che proietterà gli spettatori in un'ambientazione contadina cui si darà forma attraverso il lavoro fisico degli attori, semplici oggetti di scena e materiali evocativi.
Intriso di grande umanità, il racconto segue il ciclo delle stagioni passando dall'inverno dell'attesa alla primavera del fermento, per esaurirsi con l'estate della fatica e l'autunno dell’abbondanza: tempo mutevole cui fa da contraltare una scena destinata a trasformarsi per diventare universo in cui il confine tra realtà e sogno si fa sempre più sottile: "un viaggio tra il desiderio e la realtà - conclude la Compagnia - tra la pesantezza della terra e la leggerezza della danza, una storia che tocca temi universali come il diritto di sognare e la ricerca della propria identità".
Produzione Les Moustaches su testo di Alberto Fumagalli, La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza vedrà in scena Damiano Spitaleri, Alberto Gandolfo e Federico Bizzarri diretti da Ludovica D'Auria e Alberto Fumagalli: al Teatro Baretti mercoledì 23 e giovedì 24 aprile alle 20 con biglietti ad Euro 13 ed Euro 11 prenotabili sulla piattaforma anyticket.it. Programma completo della stagione sul sito www.cineteatrobaretti.it ed informazioni all'email info@cineteatrobaretti.it.
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