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Arte, violenza e testimonianza, le tre facce de IL POLITTICO DELL'INFAMIA
a cura di Roberto Canavesi
Prima nazionale per la nuova creazione Anagoor
Torino, al Teatro Astra, da martedì 8 a domenica 13 aprile 2025
Settimana di prima nazionale per la stagione Fantasmi della Fondazione TPE con Il polittico dell'infamia del collettivo veneto Anagoor, progetto ispirato al romanzo Trittico dell'infamia dello scrittore colombiano Pablo Montoya.
Due gli estremi, entrambi riferiti alla storia dell'arte, all'interno dei quali si articola l'allestimento del regista del regista Simone Derai: da un lato le incisioni di Theodore de Bry che illustrano il genocidio degli indigeni nelle Americhe, dall'altro Il Massacro di San Bartolomeo di François Dubois, la più celebre rappresentazione dello sterminio degli ugonotti da parte dei cattolici francesi.

"I fantasmi che infestano lo spettacolo - spiega Pietro Ramella, autore della drammaturgia insieme a Derai - sono quelli che l'età moderna ha portato prima in Europa e poi al di là degli oceani con il colonialismo, con l'imperialismo e con tutti i genocidi conseguenti. Lo spettacolo si confronta con l'enormità del male e con la posizione dell'artista davanti a questo male": se e come un artista si ponga in relazione alle atrocità causate dall'essere umano sulla terra, interrogativo di partenza che attraverso una narrazione teatrale a più livelli, vedrà la stessa idea di arte finire sul banco degli imputati, non più solo spettatrice, ma potenziale complice di una violenza destinata a rivivere in opere senza tempo.

Ed ancora il diverso ruolo dei due artisti presi ad esempio con de Bry testimone indiretto della Conquista spagnola, non avendo egli mai attraversato l'oceano, mentre di Dubois, sopravvissuto alla strage di Parigi, non si può non dimenticare come di quella inaudita violenza egli stesso non avrebbe voluto lasciare memoria: pannello teatrale a più quadri, multimediale e multilingue, che indaga il rapporto tra arte, violenza e testimonianza, Il Polittico dell'infamia esplora il mistero della possibilità di raccontare l'orrore con onestà, interrogandoci sul sottile, forse impossibile, equilibrio tra silenzio, rappresentazione e responsabilità. "Al centro della riflessione - concludono gli autori del progetto - un dilemma morale: può l'arte contribuire alla sospensione della violenza? Si può rappresentare il male senza diffonderlo, come per contagio? Si può testimoniare il dolore delle vittime senza averlo condiviso?".

Produzione Anagoor, Theater an der Ruhr, Centrale Fies, TPE – Teatro Piemonte Europa e La Contrada–Teatro Stabile di Trieste, drammaturgia di Simone Derai e Piero Ramella, Il polittico dell'infamia vedrà in scena Marco Menegoni, Gayane Movsisyan, Piero Ramella, Aurora Rò, Monica Tonietto con Roberto Ciulli (Theodore de Bry) e Rupert J. Seidl (François Dubois) per la regia di Simone Derai.
Al Teatro Astra martedì 8 e venerdì 11 aprile alle 21, mercoledì 9 e sabato 12 aprile alle 19, giovedì 10 aprile alle 20 e domenica 13 aprile alle 17, con biglietti a Euro 25 ed Euro 17. Info allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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