"I loro incontri - scrivono Gelardi e Miale di Mauro - sono violenti al limite dello scontro fisico. I due ragazzi si nascondono, ma quel rapporto così controverso, rappresenta forse, l’unico momento di vero sentimento nella loro vita. Il loro è un ambiente in cui non è permessa alcuna diversità, vigono leggi sociali e di branco che non permettono nulla al di fuori di una prassi consolidata": c'è poi Antonio, il fratello di Massimo, osservatore per certi versi scomodo e al tempo stesso la persona che meglio di qualunque altro sa scardinare nel profondo dell'uomo. Massimo, nella logica provinciale della microcomunità in cui vivono, non può permettersi di essere un "ricchione" di paese sullo sfondo di un’Italia chiamata a vivere dodici terribili mesi che iniziano con la strage di Piazza della Loggia e terminano con la tragica morte di Pier Paolo Pasolini. "Una vicenda che parte dalla periferia della nostra terra - concludono autore e regista - dove il tempo sembra essersi fermato, dove, al di là di un finto progressismo, ci sono ancora leggi sociali antiche. Un’atmosfera sudata, che ha l’eco della musica popolare degli anni Settanta, che vive di squarci di luce, sul nero dei giorni e di quelle vite".
Produzione NEST Napoli Est Teatro diretta da Giuseppe Miale di Mauro, 12 baci sulla bocca di Mario Gelardi vedrà in scena Francesco Di Leva, Stefano Meglio e Andrea Velotti: repliche al Teatro Gobetti fino al 5 dicembre, martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45 la domenica alle 15.30 con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25: info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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