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Dallo streaming alla sala, è lungo il cammino de I DUE GEMELLI VENEZIANI
a cura di Roberto Canavesi
La doppia anima dell'incontro tra Valter Malosti e Carlo Goldoni
Torino, al Teatro Astra, martedì 21 e mercoledì 22 dicembre e da martedì 28 a venerdì 31 dicembre 2021
Nei mesi dei teatri chiusi aveva fatto notizie come spettacolo con tanto di debutto trasmesso in streaming dal Teatro Goldoni di Venezia: ora, finalmente, approda in sala e si presenta con tutto il suo carico di mistero al pubblico torinese del Teatro Astra per un ciclo di repliche che traghetterà gli spettatori all’anno nuovo.

Stiamo parlando de I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, rappresentato per la prima volta a Pisa nel 1747, che Valter Malosti ha scelto per il suo primo incontro in assoluto con il commediografo veneto: "era da tempo che volevo lavorare su Goldoni - racconta Malosti, ex direttore dalla Fondazione TPE - dopo le precedenti esperienze intraprese con Testori, Pasolini, Gadda, Fellini e Pirandello in un percorso corpo a corpo sulla lingua italiana per la scena (…) Ho scoperto un linguaggio poetico intriso di una grande umanità che ho cercato di rendere comprensibile come fosse un poema. Ne viene fuori una cosa interessante da sentire e da vedere": adattato a quattro mani con Angela Demattè, I due gemelli veneziani diretti da Malosti, rispetto all’originale allargano di molto la prospettiva dei personaggi femminili, un po' trascurati da Goldoni, con una vera e propria incursione nel laboratorio linguistico dell’autore di cui si utilizza il corpo dei lavori per musica e intermezzi in modo da regalare ai personaggi un italiano ed anche un veneziano più "sporco", meno edulcorato.

E se dell'originale rimane invariato l’espediente letterario di plautiana memoria dei gemelli identici per innescare divertenti equivoci, e contestualmente raccontare di duelli, amori e disamori, fughe, prigioni, matrimonio e ritrovamenti, il neo direttore di Emilia Romagna Teatro immagina un allestimento non più dominato dalle canoniche maschere della Commedia dell’Arte, semmai abitato da figure più umane mosse da emozioni e sentimenti da cui si fanno soggiogare fino a sprofondare nelle proprie tragedie: la presenza del contributo sonoro di G.U.P. Alcaro, drammaturgia da ascoltare che ricostruisce una ambientazione noir amplificando natura e caratteri dei personaggi a comporre quasi una colonna sonora cinematografica, come la scarna scenografia ideata da Nicolas Bovey, sono gli altri elementi funzionali ad un racconto certo distante dagli abituali canoni rappresentativi del testo. In tutto questo le figure di Zanetto e Tonino, entrambi interpretati da Marco Foschi, diventeranno fulcro narrativo e simbolico di quel senso del doppio, dello sdoppiamento che permea l’intero spettacolo, abitanti di una galleria di uomini e donne, immersi in una atmosfera dai toni cupi e misteriosi, destinati ad incontrarsi e scontrarsi: a ciò si aggiunga la presenza, su un piano del tutto onirico, di un Pulcinella immaginato dal nulla dal regista e qui presentato in una veste spettrale, quasi demoniaca, come perfetta sintesi della dualità vita/morte.

Produzione Teatro Stabile del Veneto, ERT / Teatro Nazionale, Fondazione TPE – Teatro Piemonte Europa e Teatro Metastasio di Prato, adattamento di Angela Dematté e Valter Malosti, sua anche la regia, I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni vedrà in scena Marco Foschi, Danilo Nigrelli, Irene Petris, Marco Manchisi, Alessandro Bressanello, Valerio Mazzucato, Vittorio Camarota, Camilla Nigro e Andrea Bellacicco: repliche al Teatro Astra martedì 21 dicembre e da martedì 28 a giovedì 30 dicembre alle 21, mercoledì 22 e mercoledì 29 dicembre alle 19.30, venerdì 31 dicembre alle 20, con biglietti a Euro 25 ed Euro 17 (a Capodanno Euro 35 ed Euro 30). Info al 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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