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Ne `Il cielo su Torino` volano le compagnie del Sistema Teatro Torino.
Torino: al teatro Gobetti, da martedì 5 a domenica 17 gennaio 2016, l'annuale vetrina teatrale per realtà emergenti.
 
Cinque titoli in dodici giorni, ciascuno replicato per due serate, con protagoniste giovani realtà torinesi cui è offerta la ribalta del teatro Gobetti: questo, in estrema sintesi, il nucleo de Il cielo su Torino, rassegna promossa da STT Sistema Teatro Torino la cui programmazione, anche per il 2016, risulta inserita all'interno del cartellone dello Stabile cittadino.
Si inizia con Kataplixi Teatro martedì 5 alle 19.30, in replica mercoledì 6 alle 15.30, con Occident Express del drammaturgo rumeno Matéi Visniec portato in scena da Francesco Gargiulo, Alessandro Lussiana, Anna Montalenti, Stefano Moretti e Giulia Valenti, per la regia di Luca Busnengo: “immaginate che il mitico Orient Express - scrive la compagnia - il treno emblema del lusso occidentale, faccia un’inversione di rotta e inizi a viaggiare in senso contrario: cosa si vedrebbe scrutando il mondo dai finestrini delle sue carrozze? Un caleidoscopio di storie, quelle di un popolo, gli abitanti o ex abitanti dell’Est Europa, che insegue il mitico Occidente cercando di dimenticare il proprio passato”. Ad ogni sosta in stazione si materializzano pagine di vita vissuta raccontate con un approccio quasi voyeuristico, materiale narrativo ricavato dal confronto con le storie vere che l’autore e gli interpreti hanno potuto raccogliere durante un lungo laboratorio tenutosi con la comunità romena di Torino.
A seguire, venerdì 8 alle 20.45 e sabato 9 alle 19.30, Valentina Aicardi, Silvia Freda, Andrea Fazzari, Federico Giani e Mauro Parrinello saranno gli interpreti di Strani-Oggi, produzione Associazione Tedacà, diretta da Simone Schinocca, per una drammataurgia collettiva creata attraverso un lungo lavoro di ricerca e condivisione sul web e dal vivo: ideale sequel dello Strani-Ieri presentato cinque anni addietro, lo spettacolo del collettivo torinese squarcia il velo sulle esistenze di una generazione trovatasi nella condizione di dover programmare il proprio futuro mettendo da parte ambizioni e aspirazioni, in un ininterrotto gioco al ribasso segnato da continui compromessi per accettare proposte o progetti. “Sono gli ex-giovani - scrive Schinocca - cresciuti all’ombra di una crisi che da condizione economica è diventata terra di mezzo, parola paludosa, sineddoche per eccellenza di un modo di vivere e di pensarsi. Senza domani nella propria terra, pronti a partire, pronti ad arrivare, in cerca di un futuro”.
Ed ancora, lunedì 11 alle 20.45 e martedì 12 alle 19.30, Il Mondo di C.I. diretto ed interpretato da Lorenzo Fontana nella produzione 15febbraio in collaborazione con Associazione Baretti: ideato a quattro da mani dallo stesso Fontana con Nicola Bortolotti, lo spettacolo racconta la vita e la produzione letteraria di Cristopher Isherwood, tra i primi autori nel panorama letterario novecentesco a raccontare l’amore omosessuale con sincerità e coraggio. “Una riflessione sul ruolo dello scrittore - è scritto in sede di presentazione - chiamato a districarsi continuamente tra sguardo oggettivo e soggettivo, si sviluppa mentre sullo sfondo prende vita, in un gioco di luci, trasparenze e apparizioni, la riproduzione di un paesaggio settecentesco inglese di Thomas Gainsborough come richiamo alle origini dell’autore”. Costruito attorno al rapporto tra narratore e materia narrata, Il Mondo di C.I. sarà una sconvolgente pagina di quella pratica autobiografica che Isherwood pose sempre al centro della propria attività letteraria con coraggio, e senza mai tradire imbarazzo o paura.
Giovedì 14 alle 19.30 e venerdì 15 alle 20.25 spazio a La Gerusalemme Liberata di Roberto Zibetti per l'Associazione Dravelli: più di vent'anni impiegò Torquato Tasso per definire e completare un poema inizato da quindicenne, e costituito da venti canti attraversati da battaglie, duelli ma anche da grandi storie d’amore, passioni e atti d’eroismo. Un enorme materiale presentato sotto forma di surreale viaggio all'interno del variegato universo che si snoda dentro e fuori le mura di Gerusalemme, è proposto dall'eclettico Zibetti, poliedrico interprete di recente tra i protagonisti della ronconiana Lehman Trilogy e, sul grande schermo, nell'omaggio di Abel Ferrara alla figura di Pier Paolo Pasolini. “A fare da contraltare alle parole - spiega l'interprete - ci sarà la musica di Giorgio Mirto, che sceglie la chitarra per riscrivere un tema di Purcell, e la grazia di Celeste Gugliandolo, che canta in greco, in corso e in arabo, riuscendo a restituire il dolce spirito mediterraneo del poema originale”.
Ultimo titolo, sabato 16 alle 19.30 e domenica 17 alle 15.30, La Crepanza (Uno studio) che Luciana Maniaci e Francesco D'Amore presentano in chiusura di rassegna: “i nostri protagonisti - scrivono i Maniaci d'Amore - non si conoscono ma un giorno rispondono entrambi a una telefonata non indirizzata a loro. Sarà questo piccolo evento a salvarli e condannarli insieme, l'avvio di un uragano di avvenimenti che li porterà ad essere i soli superstiti in un mondo dopo la fine del mondo, uno spazio selvaggio e ristretto, circondato dall'acqua e ripiombato in uno stato di natura. Unica compagnia i resti di una stazione di benzina e una statua della Madonna Nera”.
Spiazzante lavoro sul destino e sul caos, sulla nostalgia del futuro e sull'insostenibile leggerezza del presente, i due protagonisti si troveranno ad interrogarsi sul domani all'interno di una commedia intima ed epica insieme, nata in seguito a una lunga esperienza di isolamento selvatico e creativo in un piccolo angolo di Sicilia.
Per tutte le serate de Il cielo su Torino biglietti ad Euro 27 ed Euro 24 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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