“Partendo dalla tragedia del traffico di organi in India - è scritto in sede di presentazione - odiosa ingiustizia perpetrata da parte della fantomatica Interplanta Services nei confronti della famiglia Prakash, il testo descrive le ingiustizie perpetrate dal mondo evoluto nei confronti dei paesi più poveri”: punto d’arrivo per nulla trascurabile la riflessione sulla figura della donna attraverso le parole della protagonista Jaya, la cui vicenda viene presa a simbolo come viva testimonianza di riscatto e dignità personale. Il tutto prenderà forma in un adattamento teatrale dove il testo originario sarà il più possibile avvicinato al contesto contemporaneo, preservandone tematiche di fondo e relazioni sceniche: un’attenzione al presente che si rifletterà anche nell’utilizzo di un linguaggio volutamente basso e gergale, pronto ad attingere a piene mani da molteplici forme dialettali: “il banco regia in scena divide il mondo dei ricchi dalla famiglia protagonista. La postazione dove il regista lavora coi paesaggi sonori, e fa partire i suoni che accompagnano la narrazione, porta inevitabilmente a ritrovare la struttura del radiodramma”.
Un allestimento all’insegna dell’astrazione con le panche e le sedie della famiglia protagonista diventare casse audio illuminate dall’interno, mentre la stessa televisione è in realtà un autoparlante: dopo il debutto nella stagione 2013/2014 nella rassegna Outis – trame d’autore al Piccolo Teatro Grassi di Milano ed allo Spazio Tertulliano, Harvest è risultato prima finalista al Play Festival presso l’ATIR Ringhiera, e poi in cartellone nella stagione 2015-2016 del Teatro Elfo Puccini di Milano.
Adattato e diretto da Matteo Salimbeni e Fulvio Vanacore, con in scena Cecilia Campani, Giacomo Marettelli Priorelli, Michele Mariniello, Beppe Salmetti e Carla Stara, Harvest (quanto costa un uomo al chilo?) sarà in scena al Cubo Teatro per due sere alle 21 con biglietti a Euro 10 ed Euro 8: info e prenotazioni all’email prenotazioni@cuboteatro.it o al numero 346.4739049.
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