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IL TESTAMENTO DELL’ORTOLANO, storia di affetto verso la famiglia e il pianeta Terra
a cura di Roberto Canavesi
Il Teatro degli Acerbi porta in scena il monologo di Antonio Catalano
Rivalta di Torino, all’Arena del Monastero, domenica 3 settembre 2023
Ultimi botti per l’edizione 2023 di Borgate dal Vivo che all’Arena del Monastero, domenica 3 settembre alle 21, ospiterà il Teatro degli Acerbi con Il testamento dell’ortolano, atteso monologo tratto da un racconto di Antonio Catalano, eclettico artista, poeta della meraviglia, cantore delle piccole cose: diretto da Patrizia Camatel, in scena Massimo Barbero darà voce ad una fiaba antica dai contenuti modernissimi immaginata sui legami di amore e cura per il tanto discusso Pianeta Terra, tema di grande attualità e importanza primaria.

Protagonista sarà l’ortolano Adelmo, testimone diretto di un passato prossimo in cui l’orto era fonte primaria di sostentamento famigliare: ereditata la terra dai suoi antenati, l’uomo l’ha coltivata per tutta la vita, imparando dal padre e sperimentando ogni stagione con buona pace di tradizioni e proverbi. E se nel corso degli anni nulla ha fatto mancare alla famiglia, giunto al capolinea della sua esistenza si chiede preoccupato che destino avrà l'orto nelle mani del figlio Michele: "è l’ortolano che cura l’orto - scrive la regista - o piuttosto l’inverso? Quale senso può ancora avere coltivare un orto domestico, oggi? Ecco alcune domande che affiorano tra le righe da questa parabola contemporanea, che attraverso il linguaggio poetico e meravigliato di Antonio Catalano parla di amore per la terra e di vicende sospese tra il ricordo personale e i mondi immaginifici che da sempre costellano la sua ricerca artistica".

Nel racconto-metafora di Adelmo l’orto diventa luogo ancestrale in cui specchiarsi, spazio dove ritrovare le vicende famigliari andando alla (ri)scoperta del legame plurimillenario tra l’umanità e la Terra che richiede di essere tutelata come eredità comune, e ancor più come fonte di vita: orto come luogo dove prendersi cura del prossimo e dove la terra a sua volta si prende cura del corpo e dell’anima. Inseguendo un’atmosfera domestica e secolare, spazio ad una sorta di cunto agricolo in cui le gesta dei paladini ed antichi cavalieri lasceranno spazio a contadini in sella alla Lambretta, a peperoni magici esplosi in cielo come fuochi d’artificio, a balli a palchetto e lune di polenta. "Uno spettacolo - conclude la regista - pensato per la rappresentazione in spazi naturali intimi e raccolti, orti, giardini e cortili che possano dare una suggestione a proposito del contenuto trattato; lo spazio scenico sarà riempito solo dall’attore e da pochi cenni concreti, oggetti scelti e indispensabili, perché è il racconto che stimola l’immaginazione dell’uditorio".

Produzione Teatro degli Acerbi da un racconto di Antonio Catalano, per Il testamento dell’ortolano diretto da Patrizia Camatel ed interpretato da Massimo Barbero appuntamento domenica 3 settembre alle 21 all’Arena del Monastero di Rivalta, con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
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