Al Teatro Gobetti di Torino, nelle giornate di giovedì 25 e venerdì 26 maggio, è in programma una intensa due giorni di incontri, dibattiti ed interventi per ricordarne la figura centrale del panorama non solo teatrale della seconda metà del Novecento, intellettuale a tutto tondo il cui teatro si presta ora a nuove riletture in sede analitica e critica: pensato ed organizzato da Thea Dellavalle, Federica Mazzocchi e Anna Peyron, grazie alla partecipazione dell’Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione e del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, il convegno ripercorre l’esperienza di Castri in un’ideale prospettiva di continuità con le nuove generazioni, restituendo a chi non lo ha potuto conoscere né vedere i suoi spettacoli una serie di testimonianze utili a comprendere la singolarità di un regista guidato da un approccio sperimentale e innovativo verso i testi su cui lavorava.
Attento ad ogni possibile forma di innovazione e sperimentazione, nel Massimo Castri uomo di teatro convivono alla perfezione l’artista della ricerca permanente, il drammaturgo, il pedagogo per e con l’attore, sfaccettature multiformi di un medesimo personaggio il cui impegno artistico si è sempre intrecciato alla riflessione sul teatro pubblico e sulla responsabilità del gesto poetico nello spazio sociale. E se il convegno sarà l’occasione per presentare tanto il ricchissimo patrimonio documentale costituito dai taccuini di regia di Castri, donati dalla sua famiglia al Centro Studi del Teatro Stabile di Torino, quanto il sito web massimocastri.unito.it, il primo a lui dedicato e realizzato dall’Università degli Studi di Torino, la due giorni torinese registrerà la presenza e gli interventi di una serie di relatori legati a doppio filo alla sua persona, con particolare attenzione il primo giorno alle specificità di regista-studioso attraverso le parole di Roberto Alonge, Gianfranco Capitta, Isabella Innamorati, Linda Dalisi, Alberto Martinengo e Fabio Acca.
Venerdì 16 maggio ci si concentrerà invece sugli aspetti pedagogici ed estetici con il coinvolgimento di attori e collaboratori artistici, Maurizio Balò e Gigi Saccomandi, Franco Visioli, Marco Plini e Sergio Romano, Bruna Rossi, Maria Ariis, Mauro Malinverno e Francesco Migliaccio, per chiudere poi i lavori con un focus sui rapporti tra Castri e il teatro pubblico in un’ampia tavola rotonda dove fare il punto sul teatro contemporaneo e sul futuro della regia insieme a figure dell’attuale scena teatrale quali Claudio Longhi del Piccolo Teatro di Milano, Valter Malosti per la Fondazione ERT, Isabella Lagattolla del Festival delle Colline Torinesi, Andrea De Rosa della Fondazione TPE e Filippo Fonsatti per il Teatro Stabile di Torino.
L’ingresso al convegno, promosso in collaborazione con Rai Teche e Museo Nazionale del Cinema di Torino, con la collaborazione organizzativa di Carla Carucci e Davide Giovanninetti, è libero con prenotazione obbligatoria scrivendo a centrostudi@teatrostabiletorino.it, o contattando il numero 011.51.69.405.
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