Tre ragazzi under 30 nel racconto, visivo e senza parole, di un percorso di vita prossimo al suo compimento, dove isolamento e solitudine diventano uniche presenze di un'attesa destinata ad esaurirsi. 

Rocco Manfredi, Riccardo Reina ed Alessandra Ventrella, in arte Dispensa Barzotti, sono gli ideatori di Homologia, spettacolo di teatro del silenzio con Rocco e Riccardo in scena, ed Alessandra in regia, fondato su una serie di immagini e situazioni agite in totale assenza di parola: al centro della proposta la volontà di indagare sull'ultima tappa dell'esistenza attraverso un'analisi, per larghi tratti divertente e grottesca, delle ricorrenti modalità comportamentali di un anziano uomo, stanco e dal rallentato incedere, che consuma il proprio tempo nella forzata reiterazione di gesti sempre uguali, il cambio della vestaglia come la lettura del giornale. 

Nello spazio scenico dominato dal buio si susseguono rapide azioni che mescolano il teatro di figura a quello d'illusione, fotogrammi di una vita pronti a regalare al melanconico protagonista anche l'emozione dell'ennesima festa di compleanno. Sogno o realtà? Istantanee passate che ritornano alla memoria o ultimi bagliori di una vita da assaporare fino alla fine? Poco importa saperlo, è certo più importante riconoscere a Dispensa Barzotti il merito di essersi spinta in un campo rischioso ma indagato con coraggio servendosi di modalità teatrali poetiche e visionarie. 

Alla prova della scena, in un insieme più che apprezzabile, la sola stonatura risulta essere la debolezza drammaturgica che talvolta penalizza la fruizione dell'impianto visivo, con lo spettatore a tratti in momentanea difficoltà nella piena comprensione di azioni non sempre di piena e facile decifrazione.