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La Molli e Stones, James Joyce ed il dramma dell'esodo
a cura di Roberto Canavesi
Doppia proposta per il fine settimana a Tedacà BellArte
Torino, al Teatro BellArte, venerdì 24 e sabato 25 novembre 2017
E’ un fine settimana ricco quello di Tedacà, nella cui sala del Teatro BellArte sono attesi per il cartellone La dolce rivoluzione due titoli di richiamo: si parte venerdì 24 novembre con la La Molli. Divertimento alle spalle di Joyce che Gabriele Vacis dirige, ed Arianna Scommegna interpreta, prendendo spunto dall’ultima sezione dell’Ulisse di James Joyce. 
Seduta al centro dello spazio scenico, in un flusso di parole che mescola romanzo a vita vissuta, l’attrice ha per soli compagni una sedia, un bicchiere poggiato a terra e una manciata di fazzoletti ad assorbire tutti i liquidi, sacri e profani, di un vita che ora presenta il conto in termini di solitudine ed insoddisfazione: ``Il fiume di parole - è scritto nella presentazione - è lo stesso flusso di coscienza del personaggio di Joyce che riempie una notte insonne di pensieri e bugie, mentre aspetta il ritorno a casa del marito, Leopold, come la Molli aspetta Poldi”. Una confessione a cuore aperto in cui si ripercorre l’intera esistenza segnata da poco amore e da grande attese, dalle immancabili occasioni mancate al primo bacio, passando per uno stuolo di amanti da ostentare anche per colmare il vuoto di un figlio perduto: narrazione trasversale che porterà a giocare con le parole di Joyce nella carrellata di una vita raccontata, ora in modo scanzonato ora disperato, che in un momento induce ad un grido disperato, e subito dopo ad una liberatoria risata. 

La sera successiva, sabato 25 novembre, spazio a Stones, avventuroso viaggio del collettivo israeliano Orto-Da Theatre Group, attraverso il dramma dell’esodo e della deportazione, per l’approdo in Israele alla ricerca di una pace che non arriva: ispirandosi al monumento scolpito da Nathan Rapoport in memoria delle vittime dell’Olocausto e dei resistenti del Ghetto di Varsavia, collocato nel 1948 all’ingresso del Ghetto, sei mimi-attori truccati in maniera sorprendente, in modo da rappresentare le figure del monumento stesso, lentamente si animeranno per farsi testimoni di un itinerario poetico nelle menti e nelle memorie, nel presente e nella storia. ``Un nuovo linguaggio espressivo - scrive la Compagnia - che porta in scena una fusione post moderna di mimica corporea, clownerie con un tocco dark, danza e visual art, creando in questo modo uno stile unico e di grande immediatezza, che raggiunge il pubblico oltrepassando qualsiasi barriera linguistica e culturale”. 

Per entrambi gli spettacoli repliche alle 21 con biglietti ad Euro 12 ed Euro 8: info e prenotazioni allo 011.77.27.867 o all’email info@tedaca.it.
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