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Furiosa mente ed Antigone, Lucilla Giagnoni ed il Théâtre â La Coq
a cura di Roberto Canavesi
Doppia proposta in pochi giorni per la stagione della Fondazione TPE
Torino, al Teatro Astra, da sabato 2 a mercoledì 6 dicembre 2017
Un fine settimana dedicato alla mente, strumento tra i più potenti ed efficaci che l’umanità abbia a disposizione, è quello che prone il Teatro Astra con Furiosa mente, produzione CTB Centro Teatrale Bresciano che Lucilla Giagnoni porta in scena sabato 2 alle 21 e domenica 3 alle 16 con biglietti ad Euro 22 ed Euro 15: come da tradizione per i suoi spettacoli, la Giagnoni propone un itinerario di parole e suoni per indagare le differenti modalità di connessione con noi stessi e con il mondo che ci circonda.

La battaglia – scrive la Giagnoni - è la condizione dinamica della nostra esistenza. E il primo e vero campo di battaglia è sempre la nostra mente: la nostra storia è piena di guerrieri, da Antigone, all’Orlando Furioso, dall’Iliade a Star wars. Fino ad arrivare a tutti quegli uomini e soprattutto quelle donne in carne e ossa che combattono per difendere la loro terra e il loro diritto a vivere”: un progetto teatrale a tutto campo che vuole squarciare un velo sul nostro presente, muovendo dalla consapevolezza di non essere in una fase di “passaggio”, di appartenere ad una generazione che traghetta da un grande momento storico ad un altro, ma di vivere da protagonisti una fase storica di mondializzazione che permette di essere in contatto con tutto il mondo, di creare una grande rete di connessioni e di conoscenze. E d alloraquale strumento migliore se non la nostra mente per comprendere ed interagire con noi stessi e la realtà che ci circonda. 

Di diversa natura è invece la proposta in cartellone per mercoledì 6 dicembre, ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, con l’Antigone di Jean Anouilh portata in scena dal francese Théâtre â La Coq (adattamento e regia di Claire Dubos con Mattia Lenzi, Silvia Pasquettaz, Claire Dubos, Tessa Pirillo, Emanuele Ciardo, Luca Seccatore e Carlo Zevi): testo simbolo della scena francese del Novecento, liberamente ispirato all’originale sofocleo, Antigone prevede la riscrittura del mito classico per l’occasione ambientato tra il 1941 ed il 1942 con alle porte l’occupazione nazista in Francia e il regime collaborazionista di Vichy: “il conflitto fra Antigone e Creonte - è scritto nella presentazione - può essere inteso come un confronto dialettico fra gli ideali della Resistenza francese e le ragioni del collaborazionismo”. Nell’eterno contrasto tra i due protagonisti rivive l’opposizione tra legge naturale e legge umana, tra re e suddito, tra famiglia e stato, con la figura di Antigone, da sempre icona dell’emancipazione femminile, diventare ancor di più simbolo della ribellione contro potere e leggi inaccettabili. 

Per entrambi i titoli info e prenotazioni allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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