E proprio su questo microcosmo di umanità si concentra l'attenzione dell'attore e regista napoletano, analisi comportamentale e sociale che porta ad equiparare la nostra piccola borghesia ad un grande condominio di uomini e di donne decisi a prestarsi lo zucchero ed il termometro, a farsi favori e a scambiarsi saluti, ma anche pronti a tradirsi, abbandonarsi e, in qualche caso estremo, a condannarsi a vicenda: `volevo parlare delle cosiddette persone normali - scrive Salemme - di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni; di coloro che vivono le relazioni sociali usando il codice dell'ipocrisia come unica strada per la sopravvivenza. Sopravvivenza alle chiacchiere, alle voci, ai sussurri pettegoli e sospettosi dei vicini”.
Da queste premesse, particolarmente sentite in un momento storico alimentato da conflitti, guerre di religione, odi razziali e culturali, nasce una commedia ispirata a quel mix di miseria e nobiltà presente in ognuno di noi: lo spettatore sarà guidato, tra una risata e l'altra, ad una riflessione sulla viltà dettata dalla paura, sul sonno della ragione, su ogni forma di possibile odio sapientemente mascherato dalla buona educazione. `Spero - conclude Salemme - che questa commedia strappi risate e sproni al dialogo. Un dialogo tra persone. Che si rispettano e, seppure con qualche sforzo, provino a volersi bene”.
Produzione Diana Or.I.S., Una festa esagerata è scritta e diretta da Vincenzo Salemme, anche in scena con Nicola Acunzo, Vincenzo Borrino, Antonella Cioli, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Giovanni Ribò e Mirea Flavia Stellato: repliche al Teatro Alfieri sabato 6 alle 20.45, e domenica 7 alle 15.30, con biglietti a Euro 28 ed Euro 20.
Info e prenotazioni allo 011.56.28.300 o su www.torinospettacoli.it.
Vincenzo Salemme.jpg