“Ambientato in una falegnameria è scritto nella presentazione - sotto una continua pioggia di segatura, lo spettacolo affronta la difficoltà di crescere quando il mondo degli adulti non offre risposte e non accudisce”: ipercinetico e credulo, il Pinocchio di Latella è un giovanotto non più bambino, ma non ancora adulto, alla perenne ricerca di un rapporto stabile con il proprio genitore. Intorno a luil'universo di grandi che vivono di bugie, cui peraltro Pinocchio presta massima attenzione: dalla fata turchina che ammicca a Tim Burton ad un Geppetto anaffettivo e profondamente egoista, passando per un insieme che strizza l’occhio ad altre celebri versioni di una delle storie più conosciute, facendosi apprezzare come spettacolo dal grande impatto emotivo sull’infelicità dell’infanzia. Quel che emerge è un mondo in assoluto non facile, quotidianità resa ancor più dura da un’assenza materna impossibile da esprimere, e da una presenza paterna non vissuta come atto di amore, ma come relazione da sfruttare e mantenere viva per esigenze utilitaristiche. `Ma come per il protagonista del romanzo, morto impiccato e risuscitato da Collodi su pressione dei piccoli lettori, anche questo ragazzino si affaccerà alla vita con una piena consapevolezza”.
Produzione Piccolo Teatro di Milano–Teatro d'Europa, diretta da Antonio Latella, con Michele Andrei, Anna Coppola, Stefano Laguni, Christian La Rosa, Fabio Pasquini, Matteo Pennese, Marta Pizzigallo e Massimiliano Speziani, per Pinocchio repliche giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30: biglietti ad Euro 37 ed Euro 31 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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