John e Joe, protagonisti dell'omonima piéce di Agota Kristof in scena per la stagione di Tedacà bellArte, sono due clowneschi clochard chiamati a dar vita ad un poetico e divertente racconto su denaro e povertà, su amicizia e solitudine, e sul fatto che essere primi o ultimi nella società sembra sia solo un problema di predestinazione: `i personaggi di questa commedia – spiega il regista Valerio Binasco - sono anime. Le anime degli ultimi, per l'appunto.  C'è tanta bellezza e dolcezza in loro ed è per questo che il mio progetto teatrale è più che mai orientato alla semplicità della messa in scena”. 

Le  parole diventano così ideale appiglio per riflettere su di un tema sentito ed attuale come quello dell'economia, argomento grottescamente affrontato da due creature vagamente beckettiane, nullatenenti e buffi da varietà, in realtà straordinarie maschere capaci di illustrare allo spettatore come la vita sia un gioco in bilico fra denaro, capitale, ricchezza e rovina. Saranno proprio loro, in un meccanismo all'insegna dello stravolgimento dei ruoli, a commentare con ironia e lucidità le principali dinamiche dell’economia mondiale, con una particolare attenzione a quelle deviazioni che spesso rischiano di spalancare pericolose voragini nel tessuto sociale di un'intera collettività. `Una splendida opera teatrale - conclude Binasco - che cerca di coniugare la metafora della vita negli affari, con i clochard-clown della tradizione, e con l'incanto delle anime semplici”.

Produzione Teatrodue di Parma, in collaborazione con Popular Shakespeare Kompany e Narramondo Teatro, John e Joe sarà diretta da Valerio Binasco ed interpretato da Nicola Pannelli e Sergio Romano, attori di lungo corso dalla consolidata esperienza: si replica a bellArte venerdì 12 gennaio alle 21 con biglietti a Euro 10 ed Euro 8, info e prenotazioni allo 011.77.27.867 o all'email info@tedaca.it.