Da una penna come quella di Agatha Christie tutto ti aspetteresti fuorché una commedia ideata e pensata per la scena: intendiamoci, non che a teatro il suo nome non spopolasse, ma i grandi successi per la scena sono sempre stati adattamenti di romanzi o racconti poi diventati straordinari progetti teatrali. 
Diverso il caso de L'ospite inatteso, piéce del 1958, allestita dalla Fondazione TPE con la regia di Andrea Borini, che di fatto esaurisce il decennio più ricco di successi per l’autrice inglese in assoluto più rappresentata: un racconto basato sulla suspense, con tanto di perfetta struttura narrativa a scatole cinesi, che sin dall'inizio gioca teatralmente parlando a carte scoperte.

Un uomo, scampato ad un incidente stradale in campagna, nella disperata ricerca d’aiuto arriva in una villa dove ad accoglierlo trova un morto su una sedia a rotelle e la moglie di fianco con una pistola in mano: `"l’ignaro ospite inatteso del titolo - è scritto nella presentazione - si troverà a fronteggiare questa strana situazione, e nel cercare di capirne la genesi e di aiutare l’affascinante donna a togliersi dai guai, conoscerà una serie di personaggi e situazioni dove niente è come sembra e ognuno nasconde un segreto”.

E se la trama sembra semplice e lineare, il racconto diventa ben presto spunto per un beffardo sguardo sulla famiglia incapace di far leva su di un rapporto di coppia trasparente, e sull'insieme di istituzioni rappresentate da un politico solo all'apparenza irreprensibile, e dalla polizia intenta a collezionare una scelta sbagliata dopo l’altra: in scena prende così forma una grande giostra, partitura corale i cui interpreti sono chiamati ad impersonare personaggi in apparenza convenzionali, in realtà di continuo pronti a sfuggire alla loro definizione.
Dal melò al giallo, passando per momenti di sana commedia, ci si trova al centro di un continuo rimescolamento di generi, perfetta sintesi del carattere di un'epoca dove sotto un apparente perbenismo si insinuavano nuovi fermenti e insane passioni.

Prodotto dalla Fondazione TPE, nella traduzione di Edoardo Erba con la regia di Andrea Borini, L'ospite inatteso vedrà in scena Daria Pascal Attolini, Giuseppe Nitti, Gisella Bein, Stefano Moretti, Andrea Romero, Silvia Iannazzo, Riccardo De Leo, Matteo Romoli e Alessandro Meringolo: al Teatro Astra due settimane di repliche martedì, giovedì, venerdì e sabato alle 21, mercoledì alle 19 e domenica alle 16, con biglietti a Euro 22 ed Euro 15. 
Info e prenotazioni allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.