`Si mette in scena – spiega Gabriele Vacis - la difficile decisione della città di fronte alla richiesta di chi fugge dalla guerra, dalla fame, dalla carestia. La spietata logica del respingimento di chi si presenta supplice, alle porte della città, a chiedere aiuto è deprecabile e inaccettabile per le leggi non scritte del codice etico della gente di mare”: come già dimostrato da Eschilo solo con un responsabile approccio politico ci si potrà far carico della difficile questione arrivando ad una soluzione che sia rispettosa del bene comune di migranti e cittadini.
Il dramma che il tragico greco raffigurò con lo sbarco di un gruppo di uomini e donne in figa dall'Egitto rivivrà nell'ambientazione di Porto Palo, luogo di frontiera sulla punta estrema della Sicilia, ogni giorno alle prese con sbarchi ed accoglienza: a dar voce a pescatori e contadini, prime vittime di una legislazione ambigua fatta di norme restrittive e violente, sarà un siciliano come Vincenzo Pirrotta, puparo e cantastorie palermitano erede di una tradizione di cuntisti. `Il racconto teatrale – conclude Vacis - si fa orazione civile e riflessione collettiva e il teatro recupera così la funzione originaria che aveva nell’Atene del V secolo a.C., il suo primario ruolo politico”.
Progetto ideato e diretto da Monica Centanni e Gabriele Vacis, sua anche regia e interpretazione con Vincenzo Pirrotta, Supplici a Porto Palo sarà in scena sabato 18 novembre alle 21.30 con biglietti ad Euro 12 ed Euro 10. Info e prenotazioni allo 011.80.28.501 o su www.santibriganti.it.
suppliciaportopalo244.jpg