`Cresciuto in una gens romana - è scritto nella presentazione - vittorioso contro i Volsci, Coriolano è il candidato ideale per la carica di console. Ma è un conservatore, disprezza il popolo ed è apertamente ostile ai tribuni, nuovi magistrati eletti in rappresentanza delle istanze popolari`: saranno proprio i continui conflitti con i poteri forti della società civile a decretarne l'esilio, decisione che il protagonista vivrà come un tradimento da parte della sua stessa gente. Tradito da Roma, Coriolano non esiterà a tradire a sua volta, alleandosi con i nemici Volsci e marciando contro la sua città: a fatica persuaso dalla madre Volumnia a firmare la pace, salvando Roma da un'inevitabile distruzione, Coriolano cadrà vittima dell’invidia di Aufidio, capo dei Volsci, deciso a vendicare il mancato rispetto del patto di alleanza.
Memore dell'imponente allestimento di Giorgio Strehler nel lontano 1957, Marco Plini immagina una rilettura all'insegna dell'attualità, momento conclusivo di un percorso di ricerca finalizzato allo sviluppo di temi e linguaggi a partire dalla forza poetica di un testo classico.
Produzione Centro Teatrale MaMimò, adattamento e regia di Marco Plini, con in scena Marco Maccieri, Luca Cattani, Cecilia Di Donato, Luca Mammoli, Marco Merzi e Valeria Perdonò, per Coriolano repliche venerdì 10 e sabato 11 alle 21, domenica 12 alle 16: biglietti a Euro 22 ed Euro 15, info e prenotazioni allo 011.56.34.352 o all’email info@fondazionetpe.it.
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