A dir poco beffardo il destino di Gianmaria Testa, il cui libro della vita, Da questa parte del mare, è uscito postumo con il suo carico di pensieri, riflessioni e storie di una vita intera: sorta di testamento artistico, il volume è un'importante miniera per cogliere a pieno l'universo di un artista a tutto tondo che in ognuna delle sue canzoni ha saputo riflettere una parte di sé stesso. 

Libro, album musicale, ed ora anche spettacolo, Da questa parte del mare arriva sul palco del Gobetti nell'interpretazione di Giuseppe Cederna, compagno di tante avventure teatrali che con Gianmaria Testa ha condiviso progetti artistici e un'identica visione del mondo: “lo spettacolo - è scritto nella presentazione - mescolando le parole di Testa a quelle di Marco Revelli e di Alessandra Ballerini, affronta il tema delle migrazioni moderne senza retorica e col solo sguardo sensato: raccontando storie di uomini e donne”. Doppio il compito per l'attore romano, da un lato la voce di Testa, affiorante con lacerti accennati di canzone, dall'altro proiezione in scena delle numerose esistenze che non hanno parola, in un continuo botta e risposta con in sottofondo la presenza del mare come elemento che salva ed insieme condanna. Il tutto servendosi di quella lingua poetica e pungente, affilata ed emozionante, che ha reso negli anni il cantautore cuneese inimitabile testimone ed interprete del nostro tempo. 

Coproduzione Produzioni Fuorivia/Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, con Giuseppe Cederna diretto da Giorgio Gallione, per Da questa parte del mare due settimane di repliche martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30: biglietti ad Euro 28 ed Euro 25 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.