`Ho letto il romanzo di Eleonora Mazzoni - spiega la Grimalda - e ho pensato che la storia che raccontava mi riguardasse non solo come donna, ma come cittadina, come individuo che fa i conti con le trasformazioni in atto nella società in cui vive, con i sui conflitti, coi suoi costanti interrogativi (…) Volevo raccontare il desiderio di infinito di cui il desiderio di un figlio è parte, ma che appartiene a tutti. Donne e uomini”. Sul palcoscenico si rifletterà di come, nel mondo contemporaneo, scienza e natura s’incastrino e si sostengano, di quanto oggi siano vibranti le rivoluzioni mediche e morali all’interno di una società in perenne trasformazione che sembra finalmente pronta a parlare di procreazione assistita: il tutto in un ideale viaggio con protagonista l’io narrante Carla. Quest’ultima, alle prese con la sua urgenza di realizzazione del suo sogno, incontrerà una vetusta infermiera, la dottoressa Tini, e Thiago, lo specialista di metodi alternativi; i tre si troveranno ad interagire con il mondo più intimo di Carla, spazio dedicato agli affetti e al privato al cui interno agiscono il compagno Marco, l’insostenibile conflitto con sua madre, l’attento ascoltare della nonna e l’amicizia con Katia. L’intento di Carla, al pari di quello degli altri personaggi, esula dal fornire allo spettatore una morale assoluta: verrà semplicemente raccontata una storia, al di là delle ideologie, al di là delle diverse posizioni.
Produzione Emanuela Grimalda, per Le difettose regia di Serena Sinigaglia con in scena Emanuela Grimalda: repliche venerdì 17 e sabato 18 novembre alle 20.45 con biglietti a Euro 14 ed Euro 12: info e prenotazione allo 011.52.17.099 o su www.teatriindipendenti.org.
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