In scena al Teatro Gobetti per il cartellone dello Stabile cittadino, lo spettacolo ricostruisce il surreale rapporto tra una donna che dalla vita ha ottenuto tutto ed un uomo reduce da un'intera esistenza all'ombra della sua padrona: “una rivoluzionaria - è scritto nella presentazione - che per prima si impose sulla scena mondiale in abiti maschili; un mito vivente che riscrive il suo tumultuoso percorso di vita sulla pelle del segretario-schiavo. Celebrity ante litteram, popstar del palcoscenico, eccentrica e passionale, artista entrata nell’immaginario collettivo e nel mito teatrale”: affrontare per la scena il mito di Sarah Bernhardt è senza dubbio sfida improba che, negli anni Settanta, il drammaturgo americano John Murrell fece sua nei Memoir di Sarah Bernhardt ora adattati da un'altra grande “penna” contemporanea come quella del francese Eric-Emmanuel Schmitt. Un intenso ed appassionato racconto che indagherà la dimensione pubblica come le pieghe di una vita privata scandita da eccessi e contraddizioni, da leggende più o meno attendibili che raccontano di una bara per letto, di un coccodrillo come animale da compagnia e da passeggio, per arrivare al dramma dell’amputazione di un arto.
Produzione Pietro Mezzasoma con la regia di Marco Carniti e l'interpretazione di Anna Bonaiuto e Gianluigi Fogacci, per La divina Sarah repliche martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30: biglietti ad Euro 27 ed Euro 24 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
Anna Bonaiuto