Primo titolo in programma, martedì 3 alle 19.30 e mercoledì 4 alle 20.45, Orlando. Le primavere che Silvia Battaglio idea, dirige ed interpreta, insieme a Lorenzo Paladini, ispirandosi all'omonimo romanzo di Virginia Woolf: creatura in eterno divenire, fortemente ancorata ai temi dell’identità e dell’appartenenza, Orlando diventa ideale tramite di valori unici quali amore, verità, onestà. “Orlando è un nobile e sensibile fanciullo inglese - scrive la Battaglio - che attraversa l’esistenza dal 1600 per oltre tre secoli trasformandosi in una donna, facendo esperienza del mondo, dell’umano e dei cambiamenti, con la leggerezza dell’artista naif e la profondità dell’eroina romantica”. Ed è proprio ripercorrendo e rivivendo le sue innumerevoli primavere che arriverà a sperimentare, anche attraverso una serie di fondamentali incontri, quella ricerca e quella consapevolezza di sé propria di ogni individuo.
A seguire, venerdì 6 alle 15.30 e sabato 7 alle 19.30, spazio a S.O.S. Storia di un'Odissea psicosomatica, monologo scritto a quattro mani dall'interprete Aurélia Dedieu e da Giuseppe Vetti, sua anche la regia: una giovane artista francese dalla formazione teatrale e musicale, ed un performer e regista da anni impegnato nell'universo della clownerie, per una pièce che assumerà i contorni di un “viaggio allucinante” dove al posto della navicella micronizzata si incontrano strani abitanti dei nostri organi, che agevolano la comprensione dei sottili fili che uniscono cuore, mente e corpo. “Intestino, utero, stomaco - scrivono gli autori - sistema ormonale, fegato, cuore, cervello: dalle periferie alla sala macchine del nostro organismo, in un crescendo paradossale di clownerie, canto, gag, danza e pantomime, la protagonista cercherà di entrare in sintonia con se stessa”.
Terzo titolo in cartellone, lunedì 9 e martedì 10 alle 19.30, Elettra di Hugo von Hofmannsthal, con la regia di Giuliano Scarpinato e l'interpretazione di Elena Aimone, Anna Charlotte Barbera, Lorenzo Bartoli, Elio D’Alessandro, Raffaele Musella, Giulia Rupi, Eleonora Tata, Francesca Turrini e Valentina Virando: figlia dell'amatissimo padre Agamennone, reduce dell'eroiche imprese della guerra di Troia, Elettra vive per vendicarne l’ignobile assassinio ad opera della madre Clitennestra e dell’amante di lei, Egisto. Nella versione di Hofmannsthal la saga dell'amore filiale per definizione diventa un “thriller dell’anima” dal ritmo incalzante e forsennato con un rapido ed ininterrotto succedersi di sequenze dal taglio cinematografico: al centro dell'attenzione dei più svariati autori, dai tragici greci a Giraudoux, passando per de Crebillon, Yourcenar, O’Neill, il mito di Elettra nella rilettura del drammaturgo austriaco mette in luce l’inadeguatezza della giovane e del fratello Oreste tanto nel compiere la propria vendetta, quanto nel mettere a punto e portare a termine una missione eroica animata da ideali universali. “La parola dell’autore è molto alta e molto poetica - è scritto nella presentazione - e rischia di imbrigliare l’attore: Scarpinato fisicizza i personaggi, lavora sulla loro intimità, sul loro eros, sulle caratteristiche della loro età, cercando di cucire addosso agli attori dei corpi che siano vibranti e dentro cui le parole risuonino non vuote, non vecchie”.
Penultimo titolo della rassegna, mercoledì 11 alle 20.45 e giovedì 12 alle 19.30, le Variazioni sulla libellula. Allegro ma non troppo che Camilla Sandri e Roberta Lanave dirigono ed interpretano ispirandosi a Storia di una malattia e La libellula (Panegirico della libertà) della poetessa Amelia Rosselli, a vent'anni dalla sua scomparsa: un lavoro a più facce sviluppato in un trittico di suggestivi movimenti. E se in Storia di una malattia si assiste alla testimonianza di quella che fu definita “un’insolita esperienza esistenziale”, scorgendone la fragile natura della Rosselli, schizofrenica e paranoide, in La libellula (Panegirico della libertà) si abbandona la prosa per abbracciare una scrittura in versi liberi, circolare come il moto delle ali che le libellule usano per volare, un vortice a cui abbandonarsi, seguendo solo la musicalità dei versi: da ultimo Prove di volo, epilogo e liberazione che segna la tragica fine della poetessa. Dando corpo e voce alle due anime della Rosselli, le interpreti in scena arriveranno alla definizione di un’identità femminile alla prenne ricerca di un linguaggio autentico nei meandri della creazione, della perdita e dell’amore: una prova d'attore che le metterà di fronte a quello stesso senso di vulnerabilità e incertezza, a quella stessa ricerca di autenticità propria del messaggio poetico dell’autrice.
Il sipario su Il cielo su Torino calerà sabato 14 alle 19.30 e domenica 15 alle 15.30 con Edith, progetto di Chiara Cardea ed Elena Serra: Edith Ewing Bouvier Beale e sua figlia Edith Bouvier Beale sono zia e cugina di Jacqueline Kennedy, figure simbolo della vita mondana newyorkese del secondo Dopoguerra presto diventate simbolo di scandalo e decadenza per l'esistenza condotta all'interno di quella dimora di Grey Gardens la cui quotidianità è raccontata in un memorabile documentario del 1975. “L’adattamento teatrale - è scritto nella presentazione - si concentra sul rapporto tra le due donne, fatto di recriminazioni e affetto, amore e odio: le due attrici hanno studiato e tradotto i dialoghi del film e approfondito la vicenda di Big Edie e Little Edie, scoprendo inaspettate analogie con la propria biografia artistica. Da questo lavoro nasce una drammaturgia originale che colloca il racconto teatrale su due livelli”: da un lato l'itinerario di una donna alla ricerca della propria indipendenza e di una madre quasi disincarnata, dall'altro il rapporto tra un’attrice alla ricerca della propria maturità creativa e una regista che guida, quasi invisibile, il suo percorso, in una tensione continua di complicità e contrasto. In perenne bilico tra sopravvivenza e follia, le due donne vivranno un'esistenza claustrofobica in cui, per paradosso, realizzano il loro sogno di libertà disponendo ed esponendo i loro corpi totalmente libere da ogni influenza sessuale.
Per tutti gli spettacoli biglietti ad Euro 27 ed Euro 24 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
Silvia Battaglio e Lorenzo Paladini